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Off topic Su tutto e su niente - un modo di passare il tempo in buona compagnia... |
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#11 |
e la zecca Misha
Join Date: Feb 2006
Location: Trento
Posts: 9,262
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Il re - ha proseguito il premier del Bhutan - formulò i quattro pilastri su cui poggia il concetto di Felicità interna lorda: il primo pilastro è uno sviluppo sociale equo e sostenibile, che assicuri assistenza sociale, salute, istruzione, giustizia, in modo tale da mettere ciascun cittadino nella condizione di perseguire la sua personale via alla felicità. Il Bhutan si è aperto al mondo solo nel 1961, prima eravamo un regno medioevale, feudale; sono lieto di poter affermare oggi che ogni passo avanti sulla strada dello sviluppo è stato compiuto tenendo a mente i criteri di giustizia e sostenibilità.
Il secondo pilastro è quello della sostenibilità ambientale: il Bhutan vive ai piedi dell’Himalaya, una catena montuosa giovane, che sta ancora crescendo Con un ambiente così bisogna fare molta attenzione: se maltrattato reagisce con alluvioni, valanghe, erosione dei pendii e così via. Oggi siamo forse l’unico paese in via di sviluppo al mondo in cui la copertura boscosa è cresciuta (oggi è pari al 72% del territorio), nonostante la crescita della popolazione e delle attività economiche. Il terzo pilastro è la promozione della cultura, che implica anche la conservazione della cultura. Vediamo la cultura come un insieme di valori che servono a promuovere il progresso della società. Anche pratiche che non sembrerebbero utili al progresso nel mondo globalizzato noi pensiamo debbano essere conservate; al tempo stesso, siamo pronti ad adottarne altre. Possiamo apparire un po’ arcaici, come gli abiti che indossiamo; ma noi in realtà vogliamo cambiare, anche questi abiti cambiano. Crediamo però sia importante mantenere i legami familiari e la rete delle relazioni. Quindi per noi la cultura ha a che fare innanzitutto con le relazioni. Il quarto pilastro è il buon governo. La nostra è, credo, la democrazia più giovane al mondo. Ciononostante non possiamo non vedere i difetti di altre democrazie, specie nei paesi in via di sviluppo. In queste preudodemocrazie la libertà è qualcosa che in realtà non esiste. Credo che la libertà sia essenziale. Libertà di scegliere il proprio destino, libertà di fare le proprie scelte quotidianamente. Nel caso del Bhutan, ci sono persone che ci ammirano per il percorso fatto; il re, dopo l’adozione della democrazia, ha abdicato, per sostenere questo nuovo percorso, e ha trasmesso i poteri al figlio, che però è un monarca costituzionale con prerogative limitate." Come si può misurare la felicità? Degli indicatori sono pur sempre indispensabili. "Abbiamo identificato - ha detto ancora il primo ministro - 9 ambiti in cui questa felicità si manifesta: tenore di vita (reddito disponibile, sicurezza del lavoro ecc.); stato di salute; livello di istruzione; ambiente e natura; cultura; vitalità della comunità; utilizzo del tempo (anche il tempo che si usa per stare da soli, per pensare, per riflettere, un tempo che non adoperiamo per ottenere dei vantaggi materiali); benessere psicologico; buon governo. Queste sono le 9 dimensioni, che hanno a loro volta 72 variabili. Quindi, quando facciamo delle indagini sulla felicità nel nostro paese, noi facciamo domande su 72 variabili. Tutti i progetti, tutte le politiche devono passare un esame per stabilire se sono positive o negative rispetto a questi 9 ambiti. Altrimenti tornano al parlamento e vengono ridiscusse. Nell’ultimo studio condotto in Bhutan le persone che hanno dichiarato di essere felici erano il 52%, il 45% si sono dette molto felici, il 3% non molto felici. Qualcuno ci chiede come si comportano questi valori rispetto alle diversità culturali e religiose. Ma stiamo parlando di valori universali, valori che tutti condividono.” |
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