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| Nutrizione e salute Come alimentare un clc, informazioni sui mangimi, vaccinazioni, cosa fare in caso di malattia... |
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#1 |
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Senior Member
Join Date: Jan 2010
Location: Arezzo
Posts: 1,142
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Questo è corretto Marta, perché un Omozigote N/N trasmetterà questa caratteristica a tutta la prole.
Paradossalmente, un accoppiamento DM/DM x N/N è più sicuro di un accoppiamento DM/N x DM/N, nel primo caso avremo il 100% di portatori, nel secondo il 25% di soggetti DM/DM, il 25% di soggetti N/N e il 50% di soggetti DM/N. Ovvio che se uno può evitare di usare un soggetto DM/DM magari è meglio... perché accoppiando un DM/N con un N/N avremo il 50% di soggetti esenti e il 50% di portatori. |
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#2 |
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Distinguished Member
Join Date: Feb 2009
Location: Verona
Posts: 4,419
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Ok. Mi sembra chiaro.
Chiedo a chi è stato al convegno o a chi lo sa: cosa stanno facendo gli altri club di razza per limitare questa malattia? Test? Direttive per la selezione? Chi ha, o dovesse reperire, informazioni sia su razze per cui questa malattia ha maggiore incidenza, italiani e stranieri, sia per Club clc stranieri, le può cortesemente condividere (insieme magari ai nomi dei referenti che si occupano di questa cosa)? Se non volete sul forum anche privatamente: [email protected] Io sto cercando di informarmi parallelamente, ma non è che ci abbia ricavato molto sinceramente…mentre credo sarebbe importante avere una panoramica quanto più completa possibile |
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#3 |
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"Zia Bonfi"-Distinguished
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Mi sembra di aver capito che la collaborazione fra allevatori - club e veterinari nell'ambito di questa malattia e altre malattie genetiche in alcuni stati è molto difficile. Parlava di silenzio tombale.
In Svizzera invece c'è molta collaboratività tra questi e la ricerca va bene. In Italia nel club del Bovaro c'è un'inversione di tendenza, hanno capito che non si deve solo riprodurre ma si deve fare un lavoro oltre. Sinceramente non si è parlato però in specifico di questo, ha detto che stanno lavorando anche per altre razze ma non siamo andati oltre a questo. Diciamo che ha parlato lui a ruota libera e le domande sono state poche. Auspico un secondo incontro dove chi partecipa, più maturo e conscio del problema, porterà moltissime domande. Io le stò già preparando..... Per rispondere alla domanda sulla riproduzione con DM....gli ho chiesto espressamente se era il caso di usare cani con quel risultato e la risposta è stata NO. Quindi deduco che fosse un no in assoluto, sia per portatori sani che con cani sani, proprio per pulire da subito la situazione. La nostra è una piccola popolazione e penso si fa presto a fare danni se non si fa selezione oculata. Oltretutto i DM/N sono quasi la maggioranza ed anche lì bisogna prestare attenzione o la situazione non cambia che per i DM/DM. |
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#4 | |
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"Zia Bonfi"-Distinguished
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Quote:
Ti invio in privato un suo contatto. |
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#5 |
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OLIM PALUS KENNEL
Join Date: Sep 2003
Location: Latina
Posts: 1,167
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Ho preso alcuni contatti con un istituto Zooprofilattico accreditato Enci in Italia. Loro sono molto interessati ad eseguire i tests, ma hanno bisogno del protocollo o del tipo di test utilizzato. Chi è in contatto con persone che possono reperirlo, può scrivermi. In questo modo la maggior parte dei cani in Italia sia clc che di altre razze, potranno fare il test senza effettuare prelievi (per chi ha già depositato il dna) e penso che anche la spesa sarà meno cara.
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#6 |
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Arimminum Kennel
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Il test è semplice,ma protetto dal brevetto,per cui bisogna pagare decine di migliaia di euro.La clinica di San Marco a Padova era disposta a comprarlo ma solo in caso che ogni anno avrebbe da testare qualche centinaio di clc.
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#7 |
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OLIM PALUS KENNEL
Join Date: Sep 2003
Location: Latina
Posts: 1,167
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provo a riferie...magari riescono a farsi accreditare i soldi per sperimentazione dallo stato. Ci sarebbero anche altre razze soggette, da quel che leggo una decina, ma chi garantisce loro poi un entrata così alta. Visto però che è accreditata enci, forse un modo si trova.
Vediamo che mi rispondono. |
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#8 |
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"Zia Bonfi"-Distinguished
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Penso che si dovrebbe muovere un Club che tutela la razza a farsi promotore della richiesta per avere un laboratorio accreditato. Non un singolo individuo che non viene considerato magari nemmeno di striscio. E magari lo stesso Club potrebbe sentire anche gli altri club cinofili che sono sempre coinvolti con questa malattia....
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