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Off topic Su tutto e su niente - un modo di passare il tempo in buona compagnia...

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Old 30-12-2009, 19:23   #1
artax
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molto ot,ma è il caso:

che ci sia qualche componente truce nella cultura spagnola di decenni fa,ci sta,però i 10.000 morti tra il 1980 e il 1990,solo x mafia,in sicilia(in giro sul web ci son dati del genere)li abbiamo avuti NOI,non LORO

roba del genere in spagna non è successa..ne altrove...quindi ci andrei piano con certe generalizzazioni

e poco giova tirare in ballo Barcellona(che è in Catalogna,dove vorrebbero esser indipendenti,mo vè..)visto che il resto della spagna,paesi baschi esclusi,è un po piu indietro ,vedi anche alla voce benessere animale

.... potrei sommergerti di statistiche... ma sono clemente...
ti dice niente, non so popoli sud americani????
oppure... inquisizione spagnola????
oppure... terrorismo basco?????

e non vado avanti. Non so se tu sia Italiano di nascita o spagnolo di nascita, ma sinceramente mi sono rotta di venire sempre azzittita con la storia della mafia!! in Italia ci sono molte cose che non vanno, ma di certo non siamo peggio di tante altre realtà che vivono vicino a noi, compresa la civilizzata Spangna, che ripeto a benessere di animale fa schifo, e non parliamo del resto che ha fatto al genere umano!! invi comprese civiltà che seppure con i limiti che presentavano (cannibalismo e sacrifici) non dovevano in nessun modo essere sterminate!

ripeto e per chi è sensibile di orecchie mi perdoni, la Spagna ha una base di cruenza che a ME spaventa e fa riflettere!!
e sottolineo a ME, nessuno mio caro ti obbliga a leggere i miei post, ma non dirmi che mi devo vergognare e stare zitta perchè noi abbiamo la mafia!
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Old 31-12-2009, 01:19   #2
wildwolf
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ragazzi, sapete che in Italia sono 800.000 cani randaggi e 160.000 in canili fa un milione... non credo che siamo molto piu avanti... non parliamone dei canili lager anche in nostro paese... Sto proprio in questi giorni denunciando un posto proprio qui in Trentino dove vivono piu (non si sa quanti)di 40 cani chiuse in una vecchia stazione ferroviaria senza finestre acqua luce o altro, gustodita di una persona malatta di mente, e ogni mese circa troviamo cani morti sui benari... Ora mi sono personalmente preso il impegno di andare a fondo di questa storia, perche nessuno interviene.. vi tengo al corrente... Lunedi sono di nuova alla forestale....
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Allora guardami negli occhi e capirai che io ti amo ancora...
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Old 31-12-2009, 01:31   #3
wildwolf
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Davide ti posso assicurare, che in spagna i cani hanno tutt altro che una vita facile.. mia sorella vive nei paesi baschi, e ha un cane... e so come stanno le cose li.... Poi io sono animalista e resto animalista, difenderò sempre loro, e come artax non mi interessa il passato politico per le mie idee animalste....

Sè vuoi, tu pensi alla Mafia, e noi ( o almeno io ) penso a gli animali...

E credi mi anche loro hanno loro scandali, forse ancora peggio...
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Old 31-12-2009, 01:59   #4
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Originally Posted by wildwolf View Post
ragazzi, sapete che in Italia sono 800.000 cani randaggi e 160.000 in canili fa un milione... non credo che siamo molto piu avanti... non parliamone dei canili lager anche in nostro paese...
A me, invece, pare che sotto questo aspetto, l'Italia sia avanti eccome : qui la soppressione NON è legittimata dalla legge, e non può essere usata come mezzo per ridurre e contenere il randagismo, NON è qualcosa di istituzionalizzato.
Non puoi mettere sullo stesso piano i canili lager -situazioni aberranti e mostruose, realizzate da criminali per soddisfare i propri interessi- ed avversate dalla nostra legge, con le perreras previste, autorizzate, legittimate e sostenute dalla leggi vigenti in Spagna.
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Old 31-12-2009, 02:27   #5
wildwolf
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Sicuramente non voglio mettere a lo stesso piano questo, voleva fare riflettere sè abbiamo davero tutto a posto, per permettersi andare in spagna salvare i cani, abbiamo da salvare 800.000 cani da salvare qui, dall pericolo di auto, fame, freddo, cacciatori, malattie e deliquenti...

In Spagna lo sopprimano qui lo lasciamo morire per strada di fame... non credo cè moltissima differenza.. lora aspetta sempre la morte...
La differenza è la autorizzato e questo molto grave, qui come il solito si fa finta di non avere il problema, scrivendo che sono meno cani portati nell canili, quindi il problema sta minuendo, e questo una falsa realta....

1 000 000 cani senza casa, mi sembra gravissimo... tutto li...sopratutto pensando quanti cani saranno questi 800 000 randaggi fra due anni... mi sembra strano che questo nummero non sta aumentando prendendo in considerazione la meta sono femmine e faranno una cucciolata al anno....????? Dove finiscono gli altri? E pura matematica....e poi sono stati adottati SOLAMENTE 12 000 !!!!!! di 150 000 ....

Poi sono canili Lager subvenzionati delle publice amminisatrazioni, non solo quelli dei privati deliquenti, quando sono andati controllare nei canili prime dell assalto dei cani ai turisti questo estate....in quei canili, nessuno, quanti cani sono morti li... Non sappiamo e non sappiamo mai...ma sono stati aggrediti animalisti solo perche volevano portali da mangiare...
Certo Italia fa sempre belle leggi, ma sè non vengono applicate, cosa servono...?

Poi la soppressione viene praticato anche qui.... vado cercare alcuni link... prossimo anno però....legale o non, purtroppo viene fatto...
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Last edited by wildwolf; 31-12-2009 at 02:38.
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Old 31-12-2009, 02:38   #6
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“PROGETTO PERRERAS”
Il progetto perreras nasce dai tristi racconti di Claudia Conte, un’amica che collabora con l’associazione Amicicani.

I suoi viaggi in Spagna ci hanno portato a conoscenza delle carenze umane presenti oltralpe, le quali incontrano in un misero connubio un sistema legislativo pressappochista.

A tutela degli animali da compagnia, infatti vi è solo una legge, la Legge 32/2007 del 7 novembre 2007, che tuttavia non disciplina espressamente il tema degli animali d’affezione, bensì, la cura degli animali nel loro sfruttamento, trasporto, sperimentazione e soppressione.

C’è solo una disposizione addizionale, un comune denominatore, che il Governo vanta come uno strumento efficace, mentre le competenze in tale ambito vengono demandate alle varie Comunità Autonome.


Tutte, meno la Cataluna, hanno optato per la soppressione degli animali ricoverati nelle perreras, dopo un lasso di tempo variabile.

In un contesto sociale declinato dagli eventi politici ed economici degli anni passati, è estremamente comune che tali disposizioni vengano ignorate, senza che nessuno promuova la loro applicazione e difenda il diritto alla vita degli animali “di nessuno”.

Con questo viaggio abbiamo voluto vedere con i nostri occhi che le letture ed i racconti circa le perreras corrispondessero al vero.

Così è stato. Abbiamo frequentato più canili nella regione di Valencia, trovando ambienti malsani, igienicamente ed umanamente devastati dalla indifferenza dei gestori.

Non si creda che chi frequenta un canile debba essere necessariamente amante degli animali.

In queste realtà la povertà si sposa con l’ignoranza ed il tornaconto ricavato dalla vendita degli animali “di razza” e le sovvenzioni statali sono spesso un motivo valido per occupare le perreras.

Chi ci rimette, come troppo spesso accade, sono loro, i cani ed i gatti.

Le eutanasie sono l’aspetto più inquietante della questione.

Rappresentano una forma di controllo della popolazione canina e felina, una sorta di lotta al randagismo, dal momento in cui non esistono campagne di sensibilizzazione alla sterilizzazione.

In più, l’assenza dei Veterinari dalle perreras è una costante, perciò esse vengono praticate senza la giusta causa e con metodiche a dir poco barbare.

L’assenza di un servizio sanitario veterinario fa sì che gli animali soffrano di patologie estremamente comuni ma altrettanto dolorose, come banali diarree parassitarie.

Vedere cuccioli ricoperti di feci sfilare spaventati sotto le gambe degli operatori indifferenti stringe il cuore.

Percepire la tristezza ed il dolore negli occhi di quanti “aspettano” completa la nostra tristezza.

È stato un viaggio molto toccante del quale potremmo parlare commossi per ore.


Crediamo però che sia importante vedere per capire, vi assicuriamo che un loro sguardo vale 1000 parole.

È un invito a chiunque avesse la possibilità di venire con noi alla prima occasione utile, aiutandoci a salvare quanti più animali possibile ed a portare un po’ del nostro amore per la vita a chi manca.

Molti cani e gatti hanno trovato la felicità grazie a chi si è reso disponibile ad adottarli od ospitarli.

La sensazione è che se solo in 2 abbiamo potuto regalare tanta gioia ai nostri amici 4 zampe chissà cosa potremmo fare se in tanti fossimo uniti in quest’impegno, magari sfruttando l ’occasione per fare una
“vacanza” diversa come è stato inizialmente per noi.


Alan Risolo

medico veterinario
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Old 31-12-2009, 02:43   #7
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Poi la soppressione viene praticato anche qui.... vado cercare alcuni link... prossimo anno però....legale o non, purtroppo viene fatto...


http://www.enpa.it/it/animali_e_legge/Legge_281.html
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Old 31-12-2009, 02:58   #8
wildwolf
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Conosco la legge... ma purtroppo ---come scritto --- la realtà e diversa.....
Premio molto tuo impegno e come gia scritto ho la mia sorella in spagna e so come la situazione li... Non contesto assolutamente nessuna iniziativa per salvare qualsiasi animale.. Vorrei solo tutti riflettono e non si fanno intrappolare dell pensiero che qui non cè sofferenza da combattere... Come gia scritto sono attivo, davanti la mia porta... Questo alcune volte puo portare altri problemi da come aiutare in lontananza ( non mi riferisco a te, parlo in generale... come esempio non vedono il vicino in povertà. ma offrono soldi alla chiesa, pur di non dover prendere posizione...) prendere posizione non è sempre facile, credo tu da attivista lo sai...
Sono dalla tua parte... credimi...
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Old 31-12-2009, 03:14   #9
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Originally Posted by wildwolf View Post
Vorrei solo tutti riflettono e non si fanno intrappolare dell pensiero che qui non cè sofferenza da combattere...

Sono dalla tua parte... credimi...
Lo so.
Vale per entrambe le cose che hai scritto.
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Old 31-12-2009, 03:02   #10
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IL MASSACRO DI ANIMALI IN SPAGNA

In Spagna i randagi - cani e gatti - vengono ancora accalappiati e rinchiusi nei canili, le perreras.

Si tratta di luoghi orribili, veri e propri lager sovraffollati e sudici, in cui i randagi vengono stivati in attesa della morte.

In Spagna, infatti, vige ancora la soppressione, e per gli animali che dopo dieci giorni non vengono reclamati o riscattati da nessuno c'è un'iniezione letale o la camera a gas.

Per la legge spagnola i cani appena accalappiati hanno il destino segnato e dopo 10 giorni vengono barbaramente uccisi con una iniezione direttamente dentro al cuore.

Per tenerli fermi durante questa operazione vengono praticamente impiccati ad un chiodo al muro, il tutto ovviamente senza un briciolo di anestesia!!

Il proprietario della perrera offre l'alternativa della pensione a 3 euro al giorno, con chiare finalità di lucro, altrimenti inizia a sopprimerli a 15 alla volta ... e la legge é dalla sua parte!!

Chi non si riesce a salvare finisce nella mole di cadaveri che ogni giorno macchiano la vergogna della Spagna: si tratta di soppressioni legali, incentivate dai comuni, si tratta di cani SANI, si tratta di cuccioli spesso.

6 TONNELLATE DI CADAVERI DI CANI E GATTI IN UN ANNO SOLO A MADRID L'ANNO PASSATO, tutti frutto di soppressioni!!






IL MASSACRO SPAGNOLO E LA LEGISLAZIONE
di Claudia Conte

Moltissimi di voi, giustamente, mi chiedono contro cosa lottare quando vedono le mail che mando. Cosa consente in Spagna questo massacro? Cosa succede?

Ho quindi elaborato un quadro legislativo spagnolo in merito alla "tutela" degli animali d'affezione. Leggete bene, guardate le immagini, e poi, commentate e diffondete pure fino all'ultimo angolo dell'inferno...

Vi è solo una legge, la Legge 32/2007 del 7 novembre, che tuttavia NON disciplina espressamente il tema degli animali da compagnia e affezione, bensì, el cuidado de los animales, en su explotación, transporte, experimentación y sacrificio, la cura degli animali nel loro sfruttamento, trasporto, sperimentazione e soppressione.

Vi è solo, per gli animali d'affezione, la seguente disposizione addizionale, che il governo vanta come uno strumento efficace.

La competenza in tale ambito viene demandata alle varie Comunidades Autonomas, le quali TUTTE, meno la Cataluna, hanno optato per la soppressione degli animali ricoverati nelle perreras, dopo un lasso di tempo, no scusate...di GIORNI variabile.

Per una legislazione specifica in merito all'ambito degli animali da compagnia e affezione si rimanda alle diverse Comunità autonome; sarebbe un materiale infinito, giacchè ognuna ha le proprie norme, spesso non armoniose o discordanti con le altre.

IL PSOE, CHE DURANTE LE ELEZIONI AVEVA PROMESSO UNA LEGGE DI PROTEZIONE ANIMALE, NEL GENNAIO 2009, PER VOCE DEL PRIMO MINISTRO ZAPATERO, HA ESPRESSO IL SUO PARERE NEGATIVO, DICENDO CHE NON E' DI SUA COMPETENZA, BENSI' DELLE COMUNIDADES AUTONOMAS.

I minimi comuni denominatori delle legislazioni delle varie Comunidades, ad eccezione della Cataluna, a mio avviso, saltano alla vista e sono sicuramente la mattanza degli animali ricoverati nelle perreras e i giorni a loro concessi, che sono variabili a seconda delle Comunidades.

La vergognosa prassi, la messa in pratica di questa legislazione, è già di per sè fortemente carente.

Nelle perreras poi, sovente, non c'è il minimo controllo sui metodi della mattanza.

Per farvi un esempio: quando io e un'altra volontaria, Elisa, siamo state in una tristissima perrera a Sevilla, nel tardo pomeriggio, ci avevano avvisate della presenza di una cagnolina che il proprietario aveva lasciato per la soppressione.

Furono vani i miei tentativi di salvarla, il proprietario della perrera non me lo consentiva.

Qualche minuto più tardi ho chiesto all'impiegata quando sarebbe venuto il veterinario per poter mettere i chip ai cani che avevo prenotato (obbligatorio in questa perrera, e ogni chip costa 50 euro).

Lei e il proprietario mi hanno risposto che il veterinario non sarebbe venuto fino alla settimana seguente, ma che però avrebbe potuto inserire i chip il proprietario della perrera, altrimenti avrei dovuto anche pagare l'uscita del veterinario (salvare dei disperati mi è costato 600 euro!!!).

MORALE: IL VETERINARIO NON SAREBBE ANDATO LA' FINO ALLA SETTIMANA SEGUENTE. IL GIORNO DOPO ELISA ED IO TORNIAMO IN PERRERA, MA LA CAGNOLINA PERO' ERA GIA' MORTA. L'AVEVA UCCISA IL PROPRIETARIO DELLA PERRERA, PERCHE' IL VETERINARIO NON SI ERA MAI RECATO SUL POSTO.

La non persecuzione dei colpevoli di reati di MIGLIAIA di cani e gatti mutilati, seviziati, torturati, violentati, uccisi in perrera con paralizzanti come il MIOFLEX - che provoca una morte lenta e cosciente, una paralisi in piena coscienza - buttati in fosse comuni, impalati, inforcati, impiccati. Vi riporto una serie di casi. Casi, alcuni, che sono stati ARCHIVIATI.

La totale mancanza di promozione delle adozioni degli animali ricoverati nelle perreras, i quali vivono durante i giorni loro consentiti, senza misure veterinarie, nessuna profilassi, nessuna cura, sterilizzazioni ZERO.

Chi adotta deve spesso pagare un importo discrezionale, che decide il proprietario della perrera.

I cani e i gatti arrivano spesso feriti, in quel caso non vengono curati, ma direttamente uccisi.

I cani e gatti possono essere lasciati dalle stesse famiglie per essere soppressi, a prescindere dalla loro età e stato di salute.

La prassi, per i comuni che non hanno convezioni con perreras, di uccidere i cani direttamente in mezzo alla strada per mano del veterinario del paese.

Famoso il cane del povero Pancho, mastino torturato e poi assassinato dal veterinario di Aguilar de la Frontera, Cordoba, insieme alla sua giovane amica:


Ma come vengono punite queste infrazioni? vi rimando al Codice Penale, Articolo 337.
Coloro che maltrattano con accanimento e ingiustificatamente animali domestici causandone la morte o provocandone lesioni che producano un grave danno fisico saranno puniti con la pena a prigione da 3 mesi a 1 anno e inabilitazione speciale da uno a tre anni per l'esercizio di professione o commercio che abbia una relazione con gli animali.
PECCATO CHE:

Per le pene non superiori ad 1 anno (ed è questo il caso) il reo, se non ha precedenti penali, non va in carcere. La pena si tramuta in multa. Le multe sono generalmente di 6 euro al giorno, per il numero di giorni previsti dalla pena, ma qualora il reo non possa sostenerla, la multa viene diminuita di molto.

Inoltre l'applicazione pratica della pena prevede innazitutto un processo e sovente i giudici non riconoscono tali fatti con la dovuta gravità.
La discrezionalità nell'attribuire ad una pratica l'aggravante dell'accanimento è davvero poi poco utile ai malcapitati animali, in una cultura come quella spagnola in particolare.

Veniamo ora agli esempi concreti, a solo alcuni, pochissimi tra migliaia di casi impuniti che fanno vergognare di essere umani:

2008. VELA: cagnolina bruciata con acido a Güimar, (Canarie), seviziata con una lama e torturata fino quasi a morire, è sopravissuta miracolosamente, l'associazione difesa animali locale ha denunciato il caso, ma il giudice di Güimar , nelle isole Canarie, ha ritenuto opportuno archiviare il caso senza investigazione. Si è organizzata una raccolta firme, perchè il Comune non si è mai pronunciato, nonostante la pressione internazionale: http://www.tenerifeenlinea.com/firmas.php

2008. REGINA: Dolcissima mastina che viveva nella associazione protectora Ribercan, a Carcaixent, Valencia. Torturata da degli sconosciuti che si sono recati nelle installazioni, sodomizzata con vari oggetti che le hanno praticamente lacerato fino a squarciarle l'ano, legata e poi morta per le bastonate ricevute, che l'hanno fatta agonizzare in un mare di sangue.

2009: Cane entrato con la mandibola rotta che gli impediva di nutrirsi nella perrera de los Barrios. La perrera de los Barrios è proprietà di un tal Placido, lo stesso signore proprietario della perrera di Puerto Real, dove hanno ammazzato i cani del nostro connazionale Simone Righi (che li aveva lasciati nella parte "pensione" della struttura). Dietro sua denuncia le indagini hanno portato alla scoperta di enormi torture per i cani e gatti randagi ivi rinchiusi: soppressioni massive prima dei giorni loro consentiti, mattanza eseguita con paralizzante neuro muscolare MIOFLEX, che paralizzava lentamente e in piena coscienza i cani e i gatti, in atroci sofferenze: qui il video:

Il giudice non ha ritenuto il proprietario della perrera colpevole, solo i veterinari. Placido continua felice i suoi affari.

Ci sono migliaia di cani che entrano nelle perreras spagnole agonizzando. Sono stati spesso investiti o massacrati.

La prassi comune è non prestar loro soccorso e sopprimerli direttamente: i metodi spesso sono il soffocamento, le botte, lo strangolamento, IO NON HO MAI SAPUTO DI CONTROLLI SANITARI CIRCA LE PRATICHE DELLA MATTANZA, E L'UNICO DEL QUALE SONO A CONOSCENZA NON HA PORTATO A NULLA.

2009: uno dei tanti gatti scuoiati per le strade spagnole, in particolare questo a Guadalajara, le volontarie sono arrivate che ancora respirava, ma è morto poco dopo addormentato da loro. Il tutto senza seguito.

2008: Jaime Ferrero, giovane militante del Partido Popular, dal quale è stato espulso, uccide decine di gatti e diffonde le foto del massacro, secondo voi la legge insulsa di protezione animali renderà giustizia a chi ha perso la vita? questo il filmato:


2009: Altro gatto barbaramente torturato in piazza San Marcos sotto gli occhi di tutti. I 2 minorenni sono rimasti impuniti.

2009: Riscatto di uno dei migliaia di cani che in Spagna vivono a catena, lo yorky in questione ha subito danni permanenti, a causa dei suoi 4 anni costretto ad un catenaccio che pesava più di lui. Sempre sotto gli occhi di tutti.

2009: la cagnetta Sole che un gruppo di volontarie curavano e accudivano, fino a che le hanno sparato, Sole vive con 3 zampe ora. Nessun colpevole identificato.

2009: Murcia, delle volontarie scoprono un pastore belga a catena, stava agonizzando per una zampa amputata non si sa come e da chi, il tutto sotto gli occhi di tutti. Nessun seguito.

2008: Angel, cane torturato con tentato strangolamento e impiccagione, Dio solo sa come si sia salvato..

Nasce proprio per cambiare la legge spagnola in merito alla tutela degli animali la lotta di Lida Espana e di altri moltissimi volontari italiani (come le splendide Patrizia e Laura).

Non possiamo tollerare uno scempio simile, nel 2009. In piena Europa. No.

Sono a disposizione per ogni quesito.


Claudia Conte – Lida Espana
[email protected]

Last edited by Earthlings; 31-12-2009 at 03:12.
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Old 31-12-2009, 01:32   #11
davide.c
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.... potrei sommergerti di statistiche... ma sono clemente...
ti dice niente, non so popoli sud americani????
oppure... inquisizione spagnola????
oppure... terrorismo basco?????

e sottolineo a ME, nessuno mio caro ti obbliga a leggere i miei post, ma non dirmi che mi devo vergognare e stare zitta perchè noi abbiamo la mafia!

ehi calmamica era una critica,eran considerazioni!mica ho detto che devi star zitta,figuriamoci,qua sopra abbiam dibatutto di tutto!

la mia non era una difesa del suolo patrio,figuriamoci,e molto meglio far autocritica che far come gli americani che certe cose non le studiano proprio(della loro storia,dico)

non ho origini ispaniche

volevo dire:la spagna ha smesso di esser dittatura nel '75..mica nel '45...e cmq da allora han fatto mediamente passi da gigante,a livello sociale è uno dei posti mentalmente piu aperti d'europa,(OGGI,dico)

che sul benessere animale poi ci si un po da lavorare,beh,nell interno del paese profondo,ok,ci sta

ma partivano da condizioni pure piu sfortunate delle nostre,non viceversa
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Old 31-12-2009, 01:43   #12
wildwolf
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IL CENSIMENTO DEI CANI. IN CALO GLI ABBANDONI. ORA FIDO SI ADOTTA.
Dimezzato il malcostume dell’estate.

Roma. È stato l’anno dei mancati abbandoni. Per la prima volta negli ultimi dieci anni il numero dei cani lasciati per strada dai legittimi proprietari è, infatti, diminuito in modo sensibile. Il 21,6% in meno nell’arco del 2009. Quasi la metà (48%) nei mesi cruciali, tra giugno e settembre, il quadrimestre maggiormente a rischio per i quattro zampe piazzati in famiglia. Un fenomeno rilevante non solo per la sofferenza risparmiata a tanti animali, ma soprattutto perché è il riflesso di una diversa cultura degli italiani nei confronti di chi abbaia e scodinzola. Questa, almeno, è l’interpretazione di Pasqualino Santori, presidente del Comitato di bioetica per la veterinaria: «È il risultato del grande impegno della nostra categoria. Abbiamo spiegato alla gente l’importanza del benessere animale. Non ci siamo limitati a fornire servizi. Abbiamo insistito sulla prevenzione di comportamenti crudeli come può essere disfarsi di un essere che non può reagire. Soprattutto è stato importate avviare le famiglie verso scelte giudiziose per quanto riguarda l’acquisto di cuccioli». I dati sugli abbandoni sono stati raccolti dall’Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa) con un censimento in 100 canili. In un anno sono stati ricoverati quasi 2 mila trovatelli in meno (erano 8.940 nel 2008 e sono scesi a 6.984). Restano indietro alcune Regioni del centro-sud, in testa il Lazio dove invece si è assistito ad un incremento del 13%, segno di una politica sul territorio poco attenta. Ad essere messi fuori dalla porta sono i meticci di taglia media, il 60%, seguiti da un 12% di rappresentanti di razze che erano catalogate nella lista nera perché pericolose, a cominciare dai pitbull (4%). Infine, un 24% di grosse taglie e cani da caccia. Con minore facilità ci si sbarazza dei piccoli. Un altro elemento positivo: chi volta le spalle al suo amico fedele preferisce legarlo al cancello di un rifugio piuttosto che lasciarlo per strada, condannandolo al triste destino del guard rail. La popolazione di randagi resta comunque nutrita: circa 800 mila girovaghi. Nel 40% dei casi la diminuzione è frutto di iniziative: campagne di prevenzione, chippatura obbligatoria che rende dunque rintracciabile il responsabile del tradimento e crescita culturale dei proprietari che ha portato ad un aumento delle adozioni consapevoli. Secondo il presidente di Aidaa, Lorenzo Croce, alla base del cambiamento, in atto almeno da un paio d’anni ma più evidente nel 2009, vanno rintracciate cause estemporanee. La crisi economica ha accorciato, se non del tutto cancellato, le vacanze estive di molte famiglie che così non si sono trovate di fronte alla necessità di mollare l’impegnativo fardello. Ha contribuito infine l’aumento di strutture alberghiere e centri attrezzati per ospitare cani e gatti. Il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, è soddisfatta con riserva: «Bene la flessione. Dobbiamo però arrivare ad abbattere il fenomeno. La politica del microchip obbligatorio è stata fondamentale, una svolta. Occorre insistere con la sterilizzazione. Le Regioni devono insistere nella lotta al randagismo visto che ricevono fondi specifici». Per la prima volta è stato creato un tavolo tecnico sulla veterinaria che coordina le iniziative anti-randagismo.
(M. De Bac)


I NUMERI.

1.650 → sono i Comuni che non hanno un canile comunale o una convenzione con una struttura privata o con un’associazione per il ricovero di cani.

1.200 → sono i Comuni che non dispongono di un servizio per il recupero dei cani randagi.

12.000 → sono i cani usciti dai canili per essere adottati nell’anno 2009. Sono circa 2.000 in più rispetto al 2008.

150.000 → sono i cani presenti complessivamente nei canili italiani.
__________________

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