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Off topic Su tutto e su niente - un modo di passare il tempo in buona compagnia...

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Old 01-03-2009, 21:49   #1
Hayla
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Ciao Bruno e benvenuto.
Hai scritto che nell'ultimo mese sono stati abbattuti 8 clc in Italia per aggressivita'. Non per mettere in dubbio quello che dici ma siccome questa cosa mi ha colpito , posso chiederti dove hai trovato queste informazioni ? Grazie e ciao di nuovo
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Old 01-03-2009, 23:20   #2
arnaldo_it
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Originally Posted by Hayla View Post
Ciao Bruno e benvenuto.
Hai scritto che nell'ultimo mese sono stati abbattuti 8 clc in Italia per aggressivita'. Non per mettere in dubbio quello che dici ma siccome questa cosa mi ha colpito , posso chiederti dove hai trovato queste informazioni ? Grazie e ciao di nuovo
Ciao Bruno benvenuto anche da parte mia,
quoto Gaia perchè anche a me questa notizia ha sicuramente colpito (8 in un mese o è un caso fortuito o altrimenti equivale a 90-100 soggetti all'anno che rappresentano circa il 20-25% della produzione italiana di cuccioli di questa razza - un po' tanto mi pare)

Naturalmente mi auguro sempre che dal mondo scientifico vengano novità positive nella gestione del cane.

Per quanto riguarda il discorso comportamentalisti e uso questo termine perchè giustamente scelto in italia per chi si occupa del comportamento, dal momento che comportamentisti sono coloro che seguono la corrente comportamentista della psicologia cui si affianca quella cognitivista - lo dico per coloro i quali non avessero chiara la distinzione - io non ricordo che in questo forum siano stati bannati o massacrati, però dal momento che leggo solo una piccola parte degli argomenti, può anche essere successo ed è un peccato.

Mi permetto però di ricordare che troppo spesso si identifica l'equazione aggressività = ricorso al comportamentalista sulla quale non sono d'accordo.
Non ritengo l'aggressività una sociopatia come qualcuno sostiene, ma soprattutto ci sono un sacco di problemi di comportamento che con l'aggressività non c'entrano niente.

Trovo per esempio che sia un'anomalia comportamentale il fatto che un cane adulto all'improvviso cominci a sporcare dove dorme oppure che cominci degli atteggiamenti ossessivo compulsivi quali la suzione degli arti, spesso così marcata da causarsi lesioni non leggere. O ancora rincorrersi la coda o cacciare le ombre ecc. O ancora su fobie (non paure, ma vero e proprio stato patologico).

In questi e altri casi, l'addestramento c'entra poco; più probabilmente si tratta di patologie su cui occorre l'indagine medica.
E qui secondo me occorre il medico veterinario comportamentalista che fatta la diagnosi, decida la terapia. Talvolta avvalendosi anche di istruttori. Purtroppo in questo campo gli esperti sono pochi e quindi non è facile riuscire a trovare il professionista giusto.

Viceversa non ritengo anomalia comportamentale il tentare una scalata gerarchica nella famiglia. O si ha un cane davvero molto docile o il fenomeno si presenta con buona probabilità in pressochè tutte le razze.
Però è un fatto naturale, non un'anomalia, visto che comunque appartiene al branco/famiglia. E su questi aspetti sono convinto che serva più un istruttore (oggi si usa molto il termine educatore, ma il concetto non cambia) che un comportamentalista.

Su questi aspetti ovviamente mi farebbe piacere conoscere la tua opinione.
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Arnaldo
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Old 02-03-2009, 19:25   #3
maghettodelboschetto
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Trovo per esempio che sia un'anomalia comportamentale il fatto che un cane adulto all'improvviso cominci a sporcare dove dorme oppure che cominci degli atteggiamenti ossessivo compulsivi quali la suzione degli arti, spesso così marcata da causarsi lesioni non leggere. O ancora rincorrersi la coda o cacciare le ombre ecc.
Per fortuna hai specificato cane adulto!
Il mio cucciolo ieri sembrava avesse scoperto di avere una coda!

E ogni tanto si mordicchia, soprattutto quando vuole giocare e non voglio io... Certo non a questi livelli:


Invero si mordicchia sempre meno, come non l'ho più visto fare il goccio di pipì sulla sua cuccia! Imho cmq gesto per attirare l'attenzione, certo di essere visto, come le pisciatine di sfida sui tappeti...

Paolo

PS: benvenuto a Bruno
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Old 02-03-2009, 19:45   #4
wilupi!
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l'attivazione mentale credo che sia la panacea di molti mali o disturbi comportamentali del cane,l'essere attivo e partecipe nella famiglia e trovare sfogo fuori..non solo nell'addestramento ma in qualsiasi attività sportiva tipo la caccia(per i cani da caccia) o l'endurance(che può essere anche l'andare in bici per dici-venti km) o anche l'escurionismo,dopo 4-5 ore di escursioni in montagna miky la sera è stanco e appagato.

Sono curiosa anchio sul fatto che il cane non è un predatore,i cani selvatici(quelli senza padrone e fissa dimora)sono in tutto e per tutto opportunisti (spesso lo sono anche i lupi infatti sono definiti specie ecologicamente elastica) ma i clc secondo me conservano un pizzico di spirito nella caccia in più,ho visto clc che cacciano con tecniche diverse a seconda dell'animale che stanno predando e una volta(per fortuna raramente) ucciso cercano di cibarsene.
In più conservano un'attrazione magnetica verso il loro cugino lupo mai visto in altri cani seguire le tracce di lupi,rispondere agli ululati,incuriosiorsi e interagire con i lupi come loro.Miky li riconosce perfino in tv distinguendoli benissimo dai cani e attaccando a ululare come un matto.
Per il resto hanno una mimica facciale,delle vocalizzazioni,delle posture rituali molto più enfatizzate rispetto ad altre razze che comunque sono e rimangono tipicità della razza cane lupo cecoslovacco.
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Antonella&Miki
"Andai nei boschi,perchè volevo vivere con saggezza e profondità ,succhiare il midollo della vita e non scoprire in punto di morte,che non avevo vissuto"
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Old 02-03-2009, 20:43   #5
Marco
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l'attivazione mentale credo che sia la panacea di molti mali o disturbi comportamentali del cane,l'essere attivo e partecipe nella famiglia e trovare sfogo fuori..non solo nell'addestramento ma in qualsiasi attività sportiva tipo la caccia(per i cani da caccia) o l'endurance(che può essere anche l'andare in bici per dici-venti km) o anche l'escurionismo,dopo 4-5 ore di escursioni in montagna miky la sera è stanco e appagato.

Sono curiosa anchio sul fatto che il cane non è un predatore,i cani selvatici(quelli senza padrone e fissa dimora)sono in tutto e per tutto opportunisti (spesso lo sono anche i lupi infatti sono definiti specie ecologicamente elastica) ma i clc secondo me conservano un pizzico di spirito nella caccia in più,ho visto clc che cacciano con tecniche diverse a seconda dell'animale che stanno predando e una volta(per fortuna raramente) ucciso cercano di cibarsene.
In più conservano un'attrazione magnetica verso il loro cugino lupo mai visto in altri cani seguire le tracce di lupi,rispondere agli ululati,incuriosiorsi e interagire con i lupi come loro.Miky li riconosce perfino in tv distinguendoli benissimo dai cani e attaccando a ululare come un matto.
Per il resto hanno una mimica facciale,delle vocalizzazioni,delle posture rituali molto più enfatizzate rispetto ad altre razze che comunque sono e rimangono tipicità della razza cane lupo cecoslovacco.
....quoto tutto Antonella!!!....è quello che penso anche io....
....ma te sei più tecnica!
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Old 02-03-2009, 22:37   #6
BrunoeSimona
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Innanzi tutto vi ringrazio per l'interessante conversazione che è scaturita dai miei scritti; sono felice perché le domande offrono numerosi spunti di dialogo e di approfondimento (reciproci ovviamente).
Andiamo con ordine... e mi perdonerete la sintesi a causa della stanchezza e della difficoltà oggettiva di esprimere velocemente argomenti che andrebbero trattati con dovizia di particolari.
- Marco: non si può considerare “diverso” perché, come ogni razza, il clc ha una serie di particolarità specifiche. Resta di fatto una razza canina.
L'impressione generale, non la mia, è che questa razza sia stata sovradimensionata e paragonata impropriamente al lupo, o a una sorta di lupo domestico. Tutto qui (questo è quanto è emerso nella discussione con gli etologi italiani di cui vi parlavo).
Se hai l'occasione di andare in un centro s.a.s vedrai che molto del clc lo trovi nei PT da lavoro (soggetti spinti), comprese quelle particolarità che elenchi (lottatore, simulatore di caccia, carcasse etc).
- Rufus: intanto grazie per la competenza che, lo ripeto, è solo modesta passione. Per avere un quadro preciso non si può fare diagnosi senza “aver toccato con mano” (circostanze ambientali, emotive, di relazione, contestuali, etc). Chi lo fa, secondo me, è un superficiale che tende a minimizzare i fenomeni.
Il metodo di cui vi parlavo nel mio primo post si occupa proprio della risoluzione di queste due patologie e spero che vi possa tornare utile non appena sarà pubblicato. Quello che ho visto con i miei occhi è stato davvero molto interessante: femmina di Pitbull, 5 anni, aggressività intraspecifica riconosciuta. Meno di 10 minuti e tutto era alle spalle senza muovere un dito. La ripetizione delle fasi di lavoro diluite in una settimana (una seduta al giorno) ha estinto completamente il fenomeno. Paternità: un addestratore italiano.
- Arnaldo: l'aggressività da paura è tipica di soggetti insicuri, e quindi la si corregge dando fiducia al cane (facile a dirsi, ma molto complicato da spiegarsi in questa sede – ma magari con un po' di tempo in più proverò a spiegarla - promesso). Quella derivante dal dolore è ambigua dal momento che la percezione del dolore – e delle conseguenti reazioni ad esso – è molto diversa da quella umana. Difficile stabilire, quando si crede che entri in gioco, se questo tipo di aggressività sia attribuibile a questo fenomeno e non ad un atteggiamento di difesa al dolore
L'aggressività predatoria è riconducibile all'attività predatoria. Ci sono razze molto più spinte in questo senso dei clc (ad esempio i terrier).
L'aggressività intraspecifica in un ipotetico “branco di cani selvatici” ritengo sia da escludere, per il semplice fatto che ci troviamo di fronte ad animali sociali della stessa specie che fin dalla nascita devono fare i conti con le interazioni gerarchiche senza alcun minimo comportamento ambiguo (il cane non conosce ambiguità) di una terza figura (l'uomo) con cui sono costretti a relazionarsi.
Alla base dell'analisi del ricercatore di cui vi parlavo c'è proprio lo studio di questo fenomeno.
Credo che le relazioni tra uomo e cane siano da considerarsi interspecifiche, mentre nello “sviluppo delle capacità di comunicazione” tra uomo e cani credo che questi ultimi abbiano sviluppato maggiormente tale capacità. Non certo l'uomo.
- Questione predatore o opportunista: al cane, come tutti sapete, sono state interrotte con la selezione di 12.000 anni (accertati dai rinvenimenti archeologici) alcune sequenze che ne hanno fatto un animale da utilità per l'uomo. Per questo non si può parlare di predatore: mancano delle sequenze fondamentali che gli permettono di sopravvivere autonomamente per lunghi periodi (sto parlando dei cani attuali). Non dobbiamo confondere l'attività predatoria (ancestrale) con la capacità di sopravvivere e riprodursi a suon di predazioni ed in piena autonomia rispetto all'uomo.
L'incidenza delle predazioni di cane sulle greggi in Italia non è da attribuire infatti all'attività predatoria mirata al sostentamento (salvo rari casi), ma all'istinto predatorio: è un'altra cosa (di questi casi ce ne sono tanti e sono superiori alle predazioni di lupo).
A primo sguardo c'è un sistema infallibile per capire se a predare un gregge sia stato un cane o un lupo: scuoiando la vittima e osservando gli ematomi sul collo. Il cane, proprio per le sequenze interrotte (e non solo per quelle) lascia una serie di ematomi, a differenza del lupo che ne lascia uno/due.
Il canis lupus dingo e il canis lupus familiaris sono stati classificati come sottospecie del canis lupus, ma è pur vero che il dingo australiano è considerato a tutti gli effetti il lupo australiano (infatti è stato selezionato dalla natura, non dall'uomo).
- “Gruppo di appartenenza” e “dialetto etologico” mi riferivo alla relazione uomo-cane.
- La bellissima testimonianza fotografica di Francesco non è purtroppo esaustiva se la vogliamo proiettare come dato scientifico, il quale si basa su casistiche ampie e riconosciute sulla maggior parte dei soggetti di una specie. L'eccezione non fa la regola.
- La plasticità del lupo (credo volessi scrivere così WILUPI e non “elasticità”) è indubbiamente superiore a quella del cane. Il lupo ha dimostrato di riuscire a vivere per milioni di generazioni sia come opportunista che come predatore, mentre il cane non è in grado di arrivare autonomamente alle seconda/terza generazione in un ambiente naturale senza essere solo opportunista e solo in piccolissima parte predatore.
La particolarità di questa razza è senza dubbio quella di avere ancora qualcosa in comune con il suo antenato (rispetto ad altre razze lupoidi), ma già negli ibridi F1-2-3 si possono notare degli abissi caratteriali e comportamentali rispetto al clc.


Spero di aver risposto un po' a tutti voi. Mi scuso per l'enorme sintesi, ma ripeto: sono solo un appassionato di cani, non un esperto...e voi siete tosti!!! Belle domande e bella discussione; complimenti!


Un caro saluto,
Bruno
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Old 02-03-2009, 23:38   #7
elisa
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Ho conosciuto dei PT da lavoro (grigioni) e in effetti avevano molto in comune coi clc... distruttivi verso gli oggetti (stessa tendenza ad usare la bocca, il morso per giocare) vivaci, e l'aggressività non era inferiore. Con anche delle differenze: il clc spesso è più pauroso nei confronti di estranei, rumori forti, folla, traffico.. E' un pò più "selvatico", non tutti i soggetti, ma molti sì. E comunque più ansioso, in generale. Ma per fortuna sembra che queste caratteristiche ormai siano più rare rispetto ad anni fa (le mie clc hanno quasi 6 e 7 anni e queste paure purtroppo le hanno, chi ha paura di una cosa chi dell'altra..)
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Old 02-03-2009, 23:50   #8
NewtonMarabel
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non sono esperto nè di lupi nè di cani. posso solo portare la mia esperienza:
devo dire che il clc ha qualcosa di diverso, non è detto che sia positivo anzi sovente è negativo. Con il mio clc lavoro nel soccorso e devo dire che alcune volte il clc è talmente sopra le righe in ricerca da essere superiore a pt con ipo3 o comunque con addestramenti avanzati...perchè???
il grosso problema del clc nel soccorso è la docilità e la motivazione incostante. Ma quando "decide" di trovare il diperso non ha rivali: ricorre ad astuzie che nessun cane potrebbe mettere in atto. per non parlare della tempra fisica.
Ho anche un pt grigio con cui faccio UD quindi conosco un po' questo mondo. Il cane non deve quasi mai ragionare ma eseguire e per un clc questo è difficile.
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Ciao dalla banda: Roby, Ilaria, Newton(CLC), Marabel e Quila di Casa Derna:
http://www.pedigreedatabase.com/gsd/...ee/527573.html


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Old 03-03-2009, 00:24   #9
arnaldo_it
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Bruno grazie nuovamente per il tuo post; peccato la distanza perchè credo sarebbe molto interesante confrontare le idee con te di persona. Sicuramente ci sono dei passaggi interessanti che suonano come novità, tipo questo:

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Originally Posted by BrunoeSimona View Post
Il metodo di cui vi parlavo nel mio primo post si occupa proprio della risoluzione di queste due patologie e spero che vi possa tornare utile non appena sarà pubblicato. Quello che ho visto con i miei occhi è stato davvero molto interessante: femmina di Pitbull, 5 anni, aggressività intraspecifica riconosciuta. Meno di 10 minuti e tutto era alle spalle senza muovere un dito. La ripetizione delle fasi di lavoro diluite in una settimana (una seduta al giorno) ha estinto completamente il fenomeno. Paternità: un addestratore italiano.
Ovviamente aspetto di poter conoscere i risultati di questo studio, per meglio capire la portata del fatto, perchè di risoluzioni di problemi del genere ne conosco, quello che mi interessa oltre che il metodo, è come dire, la misura della cosa. (per la precisione, per quanto affascinato dai lupi, loro stanno bene nella natura, ma a me interessano le dinamiche coi cani e le problematiche relative)

Nei casi successivi:
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Originally Posted by BrunoeSimona View Post
- Arnaldo: l'aggressività da paura è tipica di soggetti insicuri, e quindi la si corregge dando fiducia al cane (facile a dirsi, ma molto complicato da spiegarsi in questa sede – ma magari con un po' di tempo in più proverò a spiegarla - promesso). Quella derivante dal dolore è ambigua dal momento che la percezione del dolore – e delle conseguenti reazioni ad esso – è molto diversa da quella umana. Difficile stabilire, quando si crede che entri in gioco, se questo tipo di aggressività sia attribuibile a questo fenomeno e non ad un atteggiamento di difesa al dolore
L'aggressività predatoria è riconducibile all'attività predatoria. Ci sono razze molto più spinte in questo senso dei clc (ad esempio i terrier).
Perfettamente d'accordo sulle definizioni, però si tratta pur sempre di casi di aggressività coi quali fare i conti; è questo che intendevo.
Per quella predatoria, è ben nota l'anomalia per la quale il cane insegue non solo podisti ma anche ciclisti, motociclisti e autoveicoli cercando in particolare di azzannare le ruote.
Sono dell'idea che il cane sappia perfettamente che una moto non è un selvatico, così come riconosca la differenza tra un uomo e un cane, però qualcosa nella sua testa in quel momento non funziona come ci si aspetterebbe. Che ne pensi?


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Originally Posted by BrunoeSimona View Post
L'aggressività intraspecifica in un ipotetico “branco di cani selvatici” ritengo sia da escludere, per il semplice fatto che ci troviamo di fronte ad animali sociali della stessa specie che fin dalla nascita devono fare i conti con le interazioni gerarchiche senza alcun minimo comportamento ambiguo (il cane non conosce ambiguità) di una terza figura (l'uomo) con cui sono costretti a relazionarsi.
Alla base dell'analisi del ricercatore di cui vi parlavo c'è proprio lo studio di questo fenomeno.
Non ti nascondo che questo è il passaggio che mi lascia dei punti interrogativi; se ho ben capito la causa dell'aggressività risiederebbe nella presenza ambigua dell'uomo, mentre in sua assenza questa non esisterebbe - nemmeno ritualizzata, mi vien da chiedere -
Converrai che un tale concetto non è certo quanto normalmente da qualunque parte viene asserito e descritto.
L'uccisione di un lupo che sconfina in territorio di altro branco, a questo punto come si configura? o le lotte all'interno del branco? (non sono e non mi ritengo un esperto di lupi per carità, mi limito a ciò che più o meno tutti sanno per letture o filmati)

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Originally Posted by BrunoeSimona View Post
Non dobbiamo confondere l'attività predatoria (ancestrale) con la capacità di sopravvivere e riprodursi a suon di predazioni ed in piena autonomia rispetto all'uomo.
L'incidenza delle predazioni di cane sulle greggi in Italia non è da attribuire infatti all'attività predatoria mirata al sostentamento (salvo rari casi), ma all'istinto predatorio: è un'altra cosa (di questi casi ce ne sono tanti e sono superiori alle predazioni di lupo).
Adesso mi è più chiaro quello che intendevi


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Originally Posted by BrunoeSimona View Post
- “Gruppo di appartenenza” e “dialetto etologico” mi riferivo alla relazione uomo-cane.
Dialetto etologico mi piace molto. Esprime molto bene in che modo le due specie riescano a comunicare molto meglio di altre. Fa pensare all'origine comune della lingua o comunque a delle importanti contaminazioni dell'una nell'altra. E al tempo stesso consente il distinguo necessario.


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Originally Posted by BrunoeSimona View Post
- La bellissima testimonianza fotografica di Francesco non è purtroppo esaustiva se la vogliamo proiettare come dato scientifico, il quale si basa su casistiche ampie e riconosciute sulla maggior parte dei soggetti di una specie. L'eccezione non fa la regola.
Qui siamo un po' su una sottile linea di confine. Non so se ti occupavi già di questa razza alcuni anni fa, quando dal prof Boitani e collaboratori, vennero molti dubbi e preoccupazioni.
Alcuni amici di questo forum si interessarono abbastanza approfonditamente alla vicenda seguendola meglio di me.
Credo comunque di ricordare abbastanza correttamente che le loro preoccupazioni derivassero dal fatto che il comportamento di questi cani è talmente vicino a quello dei lupi, che se allevati male, in modo massiccio e abbandonati sull'appennino al pari di tanti cani di moda, avrebbero potuto generare un disastro nella popolazione autoctona dei lupi incrociandosi con loro e quindi ibridando ciò che è frutto di un lento recupero.
(Kika, Anto, Francesco, Ruggero, Emiliano e altri, potranno sicuramente dirti meglio).
Tale corrente di pensiero auspicava l'eliminazione della razza, peraltro già vietata in norvegia e regno unito perchè considerata ibrida.
In scandinavia e UK si sta allevando il tamaskan dog, in cui escludono sangue di lupo, ma morfologicamente in parecchi soggetti assomiglia molto al nostro clc. Mi piacerebbe molto osservarli da vicino ovviamente


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Originally Posted by BrunoeSimona View Post
il cane non è in grado di arrivare autonomamente alle seconda/terza generazione in un ambiente naturale senza essere solo opportunista e solo in piccolissima parte predatore.
Questo aspetto non lo conoscevo e ti ringrazio per averlo scritto.



ps
non so chi fossero i comportamentisti maltrattati nel forum (sicuro che fosse questo? ) ma se i loro interventi fossero stati al pari dei tuoi, ne sarebbero uscite delle interessantissime discussioni, molto utili per tutti.
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Arnaldo
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Old 02-03-2009, 23:47   #10
Floydredcrow
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Originally Posted by wilupi! View Post
l'attivazione mentale credo che sia la panacea di molti mali o disturbi comportamentali del cane,l'essere attivo e partecipe nella famiglia e trovare sfogo fuori..non solo nell'addestramento ma in qualsiasi attività sportiva tipo la caccia(per i cani da caccia) o l'endurance(che può essere anche l'andare in bici per dici-venti km) o anche l'escurionismo,dopo 4-5 ore di escursioni in montagna miky la sera è stanco e appagato.

Sono curiosa anchio sul fatto che il cane non è un predatore,i cani selvatici(quelli senza padrone e fissa dimora)sono in tutto e per tutto opportunisti (spesso lo sono anche i lupi infatti sono definiti specie ecologicamente elastica) ma i clc secondo me conservano un pizzico di spirito nella caccia in più,ho visto clc che cacciano con tecniche diverse a seconda dell'animale che stanno predando e una volta(per fortuna raramente) ucciso cercano di cibarsene.
In più conservano un'attrazione magnetica verso il loro cugino lupo mai visto in altri cani seguire le tracce di lupi,rispondere agli ululati,incuriosiorsi e interagire con i lupi come loro.Miky li riconosce perfino in tv distinguendoli benissimo dai cani e attaccando a ululare come un matto.
Per il resto hanno una mimica facciale,delle vocalizzazioni,delle posture rituali molto più enfatizzate rispetto ad altre razze che comunque sono e rimangono tipicità della razza cane lupo cecoslovacco.
Verissimo Anto!
Basta ricordarsi il filmato della pubblicità di Navarre con la lavapiatti ,come osservava muovendo la testa ,cosi fa anche blesk davanti alla tv hanno davvero dei gesti tutti loro..
Grazie x tutto quello che ha scritto Bruno , velocemente ho letto e trovo davvero molto interessante tutto ma devo leggere bene e con calma perche sono cose davvero molto importanti
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Francy e banda
"Ma poi...bisogna vedere in quale mare di lacrime è nato un sorriso..."
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Old 01-03-2009, 23:23   #11
Floydredcrow
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Veramente tuti questi cani abbattuti ?
Mi sembra impossibile sono tantissimi ,
prima di arrivare a tanto non si puo tentare il recupero ?penso non si deve arrivare a tanto .
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Francy e banda
"Ma poi...bisogna vedere in quale mare di lacrime è nato un sorriso..."
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Old 02-03-2009, 00:21   #12
manzone franco
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benvenuto anche da parte mia Bruno, quello che scrivi è molto interessante, e al di là delle polemiche per niente costruttive che ormai si trovano ovunque, spero di rileggerti presto ..........
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UN CANE GUARDA UN LUPO E VEDE IL DIO CHE UN TEMPO ERA......
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Old 02-03-2009, 01:07   #13
BrunoeSimona
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Un cordiale saluto a tutti voi, ringraziandovi per la pazienza nell'aver letto il mio lungo post e le numerose risposte.
Sono un biologo molecolare che lavora in un piccolo centro di recupero di animali selvatici vicino al Naturpark Stromberg Heuchelberg (a nord di Stoccarda) occupandomi, nello specifico, di “schedare” il DNA degli animali ospitati (ancora per poco - visto che tra un paio d'anni andrò in pensione).
Un lavoro quindi di catalogo.
La cosa bella del mio lavoro sono però gli incontri che ogni tanto si possono fare, come quella con il ricercatore italiano che è stato da noi per qualche giorno, oppure proprio Shawn Ellis il mese scorso.
La mia domanda nasceva da una riflessione scaturita dalla lettura dei numerosi argomenti trattati in questo forum. Facendo una media sono infatti molte le tematiche comportamentali affrontate, e la mia mentalità analitica (perdonatemi) richiede sempre una visione oggettiva volta a comprendere i meccanismi di causa, sviluppo, effetto e risoluzione delle cose.
Da qui l'idea di un comportamentista che potesse rispondere alle tante domande su questo sito e sgombrare il campo dagli interrogativi.
Personalmente, come ho detto prima, mi sento un alieno leggendo i tanti post; nel senso che i miei due cani vivono da otto anni con noi senza averci mai dato alcun problema, ma tantissime soddisfazioni.
Mai un giorno di addestramento, un ringhio sospetto che non fosse nella norma (di un cane), mai un problema con altri cani in città o in campagna. E noi non siamo certo una coppia di esperti!
Al di là di queste vicende personali, e qui rispondo brevemente ad Armando, mi trovi d'accordo in parte: tailchasing, granuloma da suzione e cose del genere sono vere e proprie patologie che non possono essere curate con l'addestramento, ma attraverso un lavoro con un “comportamentista da trincea” - quello cioè che oltre alla diagnosi si mette in moto per risolvere il problema, solo dopo che è stata esclusa la parte medico/sanitaria.
La scalata gerarchica nel branco famiglia, invece (per come viene intesa qui), è una sorta di illusione antropocentrica sulla quale sarebbe interessante discutere (ed è stata proprio oggetto di discussione con quel ricercatore), visto che per i cani non si parla di imprinting, ma di impregnazione.
Un discorso lungo e complesso che prevede una seria introspezione umana nell'approccio al mondo animale che non fa ancora parte della cultura moderna né dell'attuale rapporto uomo-cane, il quale, lo ricordo, ha subito un mutamento radicale dal dopoguerra ad oggi.
Per quanto concerne la notizia dei clc abbattuti, l'ho appresa da un veterinario della zona di Pistoia due/tre settimane fa, ma non so con precisione dove sia successo né se questi cani fossero in relazione tra loro. La fonte è in ogni caso attendibile.
Un caro saluto a tutti
Bruno
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Old 02-03-2009, 01:15   #14
wilupi!
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è una ventata d'aria fresca leggerti, è un vero piacere...
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Last edited by wilupi!; 02-03-2009 at 01:18.
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Old 02-03-2009, 03:32   #15
NewtonMarabel
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Ciao Bruno, hai 2 clc ottimi. Ricordo il mio primo anno con un clc.... un caos.
aspetto i risultati sulla aggressività intraspecifica..chissà se a 7 anni il mio Newton possa diventare tollerante con altri maschi o femmine dominanti
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Ciao dalla banda: Roby, Ilaria, Newton(CLC), Marabel e Quila di Casa Derna:
http://www.pedigreedatabase.com/gsd/...ee/527573.html


NewtonMarabel jest offline   Reply With Quote
Old 02-03-2009, 10:46   #16
wolflinx
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Originally Posted by BrunoeSimona View Post
Un cordiale saluto a tutti voi, ringraziandovi per la pazienza nell'aver letto il mio lungo post e le numerose risposte.
Sono un biologo molecolare che lavora in un piccolo centro di recupero di animali selvatici vicino al Naturpark Stromberg Heuchelberg (a nord di Stoccarda) occupandomi, nello specifico, di “schedare” il DNA degli animali ospitati (ancora per poco - visto che tra un paio d'anni andrò in pensione).
Un lavoro quindi di catalogo.
La cosa bella del mio lavoro sono però gli incontri che ogni tanto si possono fare, come quella con il ricercatore italiano che è stato da noi per qualche giorno, oppure proprio Shawn Ellis il mese scorso.
La mia domanda nasceva da una riflessione scaturita dalla lettura dei numerosi argomenti trattati in questo forum. Facendo una media sono infatti molte le tematiche comportamentali affrontate, e la mia mentalità analitica (perdonatemi) richiede sempre una visione oggettiva volta a comprendere i meccanismi di causa, sviluppo, effetto e risoluzione delle cose.
Da qui l'idea di un comportamentista che potesse rispondere alle tante domande su questo sito e sgombrare il campo dagli interrogativi.
Personalmente, come ho detto prima, mi sento un alieno leggendo i tanti post; nel senso che i miei due cani vivono da otto anni con noi senza averci mai dato alcun problema, ma tantissime soddisfazioni.
Mai un giorno di addestramento, un ringhio sospetto che non fosse nella norma (di un cane), mai un problema con altri cani in città o in campagna. E noi non siamo certo una coppia di esperti!
Al di là di queste vicende personali, e qui rispondo brevemente ad Armando, mi trovi d'accordo in parte: tailchasing, granuloma da suzione e cose del genere sono vere e proprie patologie che non possono essere curate con l'addestramento, ma attraverso un lavoro con un “comportamentista da trincea” - quello cioè che oltre alla diagnosi si mette in moto per risolvere il problema, solo dopo che è stata esclusa la parte medico/sanitaria.
La scalata gerarchica nel branco famiglia, invece (per come viene intesa qui), è una sorta di illusione antropocentrica sulla quale sarebbe interessante discutere (ed è stata proprio oggetto di discussione con quel ricercatore), visto che per i cani non si parla di imprinting, ma di impregnazione.
Un discorso lungo e complesso che prevede una seria introspezione umana nell'approccio al mondo animale che non fa ancora parte della cultura moderna né dell'attuale rapporto uomo-cane, il quale, lo ricordo, ha subito un mutamento radicale dal dopoguerra ad oggi.
Per quanto concerne la notizia dei clc abbattuti, l'ho appresa da un veterinario della zona di Pistoia due/tre settimane fa, ma non so con precisione dove sia successo né se questi cani fossero in relazione tra loro. La fonte è in ogni caso attendibile.
Un caro saluto a tutti
Bruno
Non ho il piacere di conoscerti ma è un piacere leggerti , in poche righe hai scritto cose interessantissime , Grazie
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Talità Kum.
Noi siamo Alakanuk .
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