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#1 | |||
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Junior Member
Join Date: Mar 2008
Location: Torino
Posts: 281
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Ok... e continuamo tutti a dirci le stesse cose. Ringrazio tutti per le risposte e per una ultima volta provo a spiegare cosa c'entrano i disonesti e cosa c'entrano i links che segnalo, poi chiudo il discorso. Quel che in realtà mi domandavo era come mai - in particolare gli allevatori onesti, amatoriali o meno - vogliono che sia possibile poter continuare a sfornare cuccioli e dare a chiunque la possibilità di farlo, senza doverne avere alcun requisito, senza alcuna regola ma soprattutto ben sapendo (basta informarsi, sono cose sotto gli occhi di tutti) che così si sta dando spazio proprio ai disonesti, ai canifici, ecc. Quote:
Randagio |
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#2 |
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Entità cinofila da web...
Join Date: Sep 2007
Posts: 2,110
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Il problema di fondo che forse si è perso di vista è che, ribadisco, allevatore professionale, amatoriale, privato non è indicatore di serietà. Il problema è che, non nel caso del clc soltanto, ma in generale, io ci vedo un solo modo per "arenare" la crescita della popolazione canina: oltre ovviamente alla sterilizzazione obbligatoria per TUTTI i meticci, oltre a dover necessariamente arginare il discorso delle importazioni, credo che anche dal versante allevamento si debba far qualcosa. Credo che si debba agire in sinergia. E non credo sia normale che per una razza come il clc, che (in italia) conta neppure 3000 soggetti, ci siano 130 "allevatori"
A me questo numero scusatemi ma fa rabbrividire. 130 allevatori, volendo essere ottimisti e fare una conta per difetto difettissimo, significa ALMENO (ma in realtà molte di più) 130 cucciolate all'anno (vero che alcuni di questi 130 allevatori sono persone che hanno cucciolato una sola volta, ma vero anche che sono ampiamente compensati da chi di femmine ne ha più di una). Mettete una media di 6 cuccioli a cucciolata, si parla allora di 780 cuccioli all'anno, come minimo. Per una razza come il clc, questo dato mi sembra eccessivo, nonchè preoccupante. Ora, mi pare che l'unico modo per risolvere il problema sia: ridurre il numero di allevatori e di cucciolate. Credo che l'unico modo sia richiedere un minimo di competenza e serietà a chi decide di allevare, come requisito minimo (ovvero, conoscenza approfondita della razza e responsabilità nel "piazzare" i cuccioli) nonchè un minimo di selettività nel combinare le cucciolate (scusate ma continuo a pensare che ci siano una marea di cucciolate che potrebbero essere evitate e che alla selezione se non tolgono qualcosa neppure aggiungono, e io non sono giudice ma credo che statisticamente potrei avere ragione E ci vedo pochi mezzi per ottenere questi risultati, un organo di controllo competente (magari non quello attuale) e delle regole ferree credo ci vogliano, non chiamatelo club di razza, chiamatelo come volete voi, ma il nocciolo è quello. Riguardo alla sterilizzazione, non capisco qual'è il problema. Come un meticcio è universalmente accettato che sia sterilizzato perchè non deve riprodursi, così secondo me un soggetto "scadente" (che brutta parola, scusate, ma avete capito cosa intendo) non dovrebbe ripordursi neppure lui e allora perchè non sterilizzarlo, per facilitare il controllo. Ovvio che la sterilizzazione dovrebbe essere fatta una volta che il soggetto è stato giudicato non idoneo (per fare un esempio, se la bonitazione fosse fatta come dio comanda e fosse il "mezzo": P14? da sterilizzare!) Cani in mano a persone che non hanno le competenze sopracitate per allevare? Sterilizzare anche loro se femmine. I maschi dovrebbero essere vincolati ad essere "utilizzati" solo su richiesta di un allevatore SERIO ovvero abilitato perchè rispondente ai requisiti di competenza e responsabilità richiesti. Non capisco davvero cosa ci sia di male in tutto questo. Coi gatti, per esempio, si fa così. Gli allevatori di gatti producono soggetti di due tipi; da riproduzione e da compagnia. I primi vengono lasciati interi, i secondi vanno sterilizzati obbligatoriamente. |
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#3 |
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Entità cinofila da web...
Join Date: Sep 2007
Posts: 2,110
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PS: ovviamente il discorso dovrebbe essere esteso a tutte le razze, in base alla loro diffusione: se una razza conta più di un certo numero di soggetti sul territorio nazionale, applicare le regole di cui parlavo. Si tratta di un'idea giusto per spiegare cosa intendo, volendo ci sarebbero tanti modi per attuare un controllo, anche se sono consapevole del fatto che al momento si tratta di fantascenza
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