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| Lupi e Cani-lupi Tutto sui "fratelli" del clc...anche informazioni su altre razze "lupine": Saarloos, Lupo Italiano... |
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#13 | |
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Entità cinofila da web...
Join Date: Sep 2007
Posts: 2,110
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Dico la mia.
Personalmente ritengo che il rapporto tra uomo e cane (che è diverso del rapporto che si crea tra cani e ancora diverso di quello che si crea tra lupi) si basa su una miriade di fattori: fiducia, collaborazione, rispetto reciproco, capacità di comunicare a doppio senso, capacità del proprietario di soddisfare TUTTI i bisogni del cane, primari e secondari, di stimolarlo, di dargli un ruolo, di dargli una guida e di fargli comprendere e credere nella nostra capacità di giudicare e gestire le situazioni, e sì, anche sulle regole. Resta il fatto che basare una relazione su 10 regolette è stupido e non è possibile, ma personalmente ritengo che anche le regole fanno la loro parte. Non tanto in quanto necessaria a definire i ruoli, quanto perchè plasmano il cane e creano una condizione mentale di disciplina, gli insegnano che non si può avere tutto e subito, che se aspetta i modi e i tempi del proprietario i suoi bisogni verranno soddisfatti nel migliore dei modi. Il mio cane passa dopo di me dalla porta di ingresso, per il semplice fatto che voglio uscire per prima, guardare la situazione ed evitare che un cane incazzozo finisca addosso al mio. Per lo stesso motivo giro per prima gli angoli. E' una regola, stupida forse, ma utile, insegna al cane la pazienza e l'ordine e può prevenire situazioni spiacevoli. E così tante altre regole. Continuo anche a credere fermamente nell'utilità della gestione di risorse e iniziative, come PARTE del tutto, di un insieme ben più ampio di aspetti di cui si deve tener conto nel creare il rapporto con il cane, ma in ogni caso a mio avviso indispensabilie. E per un motivo che va oltre la necessità di stabilire i ruoli: si torna al concetto prima espresso, il cane deve avere fiducia e consapevolezza del fatto che il padrone attento soddisferà tutti i suoi bisogni, ma deve lasciare a lui la decisione di come e quando, senza angoscia, senza ansia, senza paura di vedere una qualunque delle sue necessità non rispettate. Il mio cane deve fidarsi del mio giudizio, se un cane lo minaccia deve fidarsi de gli dico di lasciarlo perdere, che ho tutto sotto controllo. Se ho bisogno del tuo aiuto te lo chiedo. Se senti un rumore strano avvisami, sarò poi io a giudicare se c'è da intervenire o meno. Se una situazione non ti convince guardami, so io cosa fare, non andare nel pallone. E sono del parere che per ottenere ciò si debba agire su molteplici fronti. Per lo meno, conosco persone capaci di gestire perfettamente un cane in apparente totale anarchia, e di ottenere con lui un rapporto invidiabile, io non sono tra questi, ho bisogno di tutti gli strumenti che posso avere a disposizione. Detto questo, il libricino di Barry Eaton l'ho letto, e per quanto il concetto sia affascianante, trovo la sua esposizione assolutamente vergognosa, così come trovo icnoncludenti e inconsistenti le ragioni addotte per sostenere la tesi. Forse ragiono troppo da ingegnere, ma sinceramente l'ho trovato uno spreco di carta e basta. Comunque scrissi cosa penso di questo libricino a suo tempo su un altro forum, faccio prima a quotare: Quote:
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