già che siamo in tema di belle notizie:
Firenze, 13 mar. - Il 12 febbraio scorso la Provincia di Siena aveva emanato una disposizione sulla base della quale veniva deciso l’abbattimento di decine di ungulati, in particolare caprioli, daini e cinghiali, da parte dei cacciatori iscritti al registro provinciale dei “selecontrollori”. Ieri il TAR di Firenze, sulla base di un ricorso presentato dalla LAV, ha disposto l’immediata sospensione del provvedimento, salvando cosi’ la vita a tutti quegli animali precedentemente condannati a morte dalla provincia di Siena. “E’ un risultato che ci riempie di gioia - dichiara Massimo Vitturi, responsabile del settore caccia e fauna selvatica della LAV - sottrarre quanti piu’ animali possibile alla insaziabile voracita’ dei cacciatori, con gli strumenti offerti dalla approfondita conoscenza delle norme, e’ uno dei nostri impegni primari”. Il provvedimento provinciale aveva disposto la fucilazione degli animali, a fronte di paventati danni prodotti all’agricoltura, basandosi su censimenti effettuati dagli stessi cacciatori, su un protocollo tecnico vecchio di 10 anni e senza neppure utilizzare metodi di contenimento “ecologici”, come invece previsto dalla normativa statale e regionale. Inoltre i capi abbattuti sarebbero stati lasciati a disposizione dei cacciatori, nonostante anche su questo punto le leggi siano molto chiare: gli animali selvatici sono patrimonio indisponibile dello Stato, ovvero di tutti i cittadini, compresi quelli contrari alla caccia che rappresentano quasi l’80% della popolazione. Ora il TAR di Firenze, rilevando il rischio che gli abbattimenti avvengano in maniera del tutto illegale, ha disposto la sospensione immediata del provvedimento fino a successiva pronuncia definitiva.
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Antonella&Miki
"Andai nei boschi,perchè volevo vivere con saggezza e profondità ,succhiare il midollo della vita e non scoprire in punto di morte,che non avevo vissuto"
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