|
Stampa, TV e pubblicità Lupi cecoslovacchi protagonisti nella carta stampata, in video clip e in TV (nella parte di clc o come "controfigure" di lupi) , articoli e programmi su questa razza... |
|
Thread Tools | Display Modes |
03-11-2010, 12:56 | #1 |
Junior Member
Join Date: Aug 2010
Location: Parma, Bolzano
Posts: 361
|
Wolf-watching nell'Appennino - da Repubblica.it
Stamattina ho letto sul forum della Val Taro i commenti indignati dei miei compaesani montanari pronti a impalare gli odiati ambientalisti che di nascosto, la notte, gettano lupi, aitoni e vipere dagli elicotteri (sic!) per ripopolare i nostri boschi a beneficio di cittadini parmigiani e milanesi intossicati di cemento e smog che passano qui le loro vacanze in cerca di un corroborante ritorno alla Natura.
Nel frattempo, nel resto dell'Appennino... Sui sentieri del lupo di Stefania Parmeggiani Sempre più numerosi i tour notturni organizzati nell'Appennino per avvistare il canide selvatico, da sempre temuto e ammirato. Una guida all'animal watching, dal Piemonte all'Abruzzo "Si muovono nel buio silenziosi e precisi. Risalgono i fianchi dell'Appennino, le gambe ben salde lungo pendii e crinali, i sensi tesi ai rumori del bosco. Poi si fermano, scrutano la notte e liberano un ululato cupo e prolungato. Se sono fortunati il branco risponde. Comincia un dialogo a distanza, una comunicazione che supera pregiudizi ancestrali e getta un ponte tra due nature all'apparenza inconciliabili, quella dei lupi e quella degli uomini. Il wolf-howling, ovvero il monitoraggio acustico del lupo, non è più solo una tecnica scientifica utilizzata dai ricercatori per censire e indagare i branchi. È una pratica del turismo naturalista, uno strumento per svelare a gruppi sempre più numerosi di escursionisti i segreti dell'Appennino. Nei calendari di parchi nazionali e aree protette i weekend sulle tracce del branco si alternano a uscite per osservare camosci, cinghiali, caprioli e aquile, ma anche appuntamenti sulla neve alla ricerca di orme. Safari italiani nei quali al lupo spetta il titolo più ambito. È il re dei nostri boschi, il predatore più temibile, invisibile e guardingo. Per questo il più ricercato. Dopo una convivenza millenaria con l'uomo, aveva finito con il perdere terreno, ricacciato in zone sempre più impervie, perseguitato e minacciato nella sua stessa sopravvivenza. Da quando è stato tutelato, l'antenato selvatico del cane è tornato nel suo habitat naturale: forse nei prossimi anni riuscirà a colonizzare l'intero arco alpino, per ora è il signore dell'Appennino, osservato con occhi diversi anche dall'uomo. Seppur ancora vittima di pregiudizi, è cambiata la sua immagine di massa: la paura ha ceduto il passo al fascino. Ora c'è chi vuole incontrarlo: appassionati di boschi, amanti della natura, ragazzini passati indenni attraverso favole e ninna nanne. Una schiera sempre più nutrita di persone comuni che si iscrivono a escursioni notturne o a campi di studio. Il parco nazionale d'Abruzzo e il Corno alle Scale nel bolognese organizzano weekend sulle sue tracce: durante tutto l'anno, ma soprattutto in estate quando gli animali adulti entrano in fibrillazione territoriale per via dei cuccioli e ora, in autunno, quando nel fango le impronte restano impresse come sulla plastilina, le guide accompagnano gruppetti di dieci, quindici persone al massimo nel cuore delle faggete, tra i mormorii dei ruscelli e i rami spezzati. Ci s'incammina all'ora del crepuscolo, quando i predatori cominciano la caccia. Utilizzando un registratore in playback si fende la notte con i primi ululati. Se nelle vicinanze c'è un branco arriva la risposta. Gli studiosi soppesano alti e bassi, contano le voci, districano i silenzi, ricavano informazioni sulla presenza, la posizione e la dimensione dei nuclei familiari. I profani vivono il brivido di un contatto tanto difficile quanto prezioso: i lupi sono animali schivi, fuggono l'uomo e vivono protetti dal buio. Inquilini silenziosi delle nostre terre. La mattina successiva, dopo la notte trascorsa nei rifugi, le guide accompagnano i visitatori sui luoghi del contatto acustico: mostrano le tracce e ne svelano i segreti. "È necessario prenotarsi per tempo - spiegano dal Corno alle Scale - e spesso, visto il lungo elenco di persone interessate, non resta che mettersi in lista d'attesa. Gli esclusi vengono ricontattati per altri weekend". Incontri ancora più intensi sono organizzati dal Centro per lo studio e la documentazione sul lupo, affiliato alla Federazione nazionale Pro Natura, che guida gli escursionisti-associati nell'Appennino tosco emiliano, in Maremma, Piemonte, Abruzzo, Lazio e Molise. "Non serve una preparazione specifica, ma solo la passione per la natura e il fascino per il nostro più importante predatore" spiega Duccio Berzi del centro studi. "Facciamo wolf-howling e trappolaggio fotografico, inseguiamo le tracce, indaghiamo e raccontiamo le dinamiche dei branchi". Non solo. "Durante i campi incontriamo pastori e allevatori per discutere con loro le difficoltà della convivenza tra uomini e animali". Discorso arduo ma non impossibile per chi subisce il fascino della natura, si addentra nei boschi, batte sentieri impervi e libera ululati lunghi e sinistri, interrotti da pause e singhiozzi. Ululati da brivido lanciati nella notte come una domanda. Con un pizzico di fortuna il lupo risponderà." http://viaggi.repubblica.it/articolo...el-lupo/222337 Idee dall'Emilia all'Abruzzo I CAMOSCI Una due giorni sulle tracce dei camosci è in programma il 13 e il 14 novembre, proprio durante la stagione degli amori, nel Parco Nazionale d'Abruzzo Un'escursione semplice e di sicura soddisfazione vista la facilità e la frequenza degli avvistamenti nella riserva integrale della Camosciara www.wildlifeadventures.it. La vita dei caprioli si può scoprire invece nei Monti Simbruini: Tel. 0774-827221 I LUPI Appennino e non solo Escursioni 13 e 14 novembre per ascoltare gli ululati del branco nel parco emiliano del Corno alle Scale www.parcocornoallescale.it. Anche in Abruzzo: [email protected]. Sempre in Abruzzo, fino a oggi 3 novembre passeggiate serali: informazioniecotur.org Dal 26 al 28 novembre weekend sulle tracce del lupo: www.wildlifeadventures.it. Il centro studi sul lupo organizza campi di studio: www.canislupus.it GLI ALTRI In inverno le proposte naturaliste si orientano alle ciaspolate, passeggiate guidate con le racchette da neve alla ricerca di orme e tracce di animali Sabato 20 novembre nel parco dei Laghi di Suviana e Brasimone Tel.: 0534-46712 Il 16 gennaio sul Monte Fageto nell'Appennino tosco-emiliano: www.parcoappennino.it Una panoramica aggiornata delle escursioni è disponibile sul portale dei parchi italiani: www.parks.it LA PREPARAZIONE Le escursioni hanno gradi di difficoltà variabili: si va da camminate adatte ai bambini a gite per adulti con una buona preparazione sportiva Si cammina molto e ci sono poche comodità: molto spesso si cena e si pernotta nei rifugi, si pranza al sacco Prima di iscriversi è necessario chiarire con la guida la durata e la natura dei percorsi L'ABBIGLIAMENTO Insieme all'attrezzatura devono essere adatti alle altitudini che si raggiungono, al contesto ambientale e alle temperature stagionali È sempre necessario avere buone scarpe da montagna, una giacca impermeabile, abbigliamento di ricambio, torcia elettrica e zaino LO SPIRITO L'osservazione di animali in habitat naturali deve avvenire nel rispetto della natura Si dovranno evitare comportamenti e attività che possano creare un impatto o avere ripercussioni sugli animali Nessun contatto diretto, solo ricerca delle tracce e monitoraggio acustico e visivo. |
03-11-2010, 15:19 | #2 |
Junior Member
Join Date: Nov 2007
Posts: 105
|
Fiammetta86, quindi sei della Val Taro? La conosco bene. Come la Val Ceno, terra di bracconieri. Anzi, cacciatori/bracconieri. Quando realizzai il Museo delle Trappole a Bardi, mi mancava il cianuro (solo la scatola, da mettere nelle vetrinette) e, a livello istituzionale, non ci fu niente da fare. Mi rivolsi allora a un cacciatore di Borgotaro, e il giorno dopo mi consegnò una scatola, non vuota ma PIENA, con dodici capsule di vetro (che ruppi a sassate da lontano, il cianuro uccide all'istante). Quando qualcuno andava (e va) a caccia nei Paesi dell'Est, ne portava sempre per i "nocivi". Non immaginiamo neppure cosa accada tutti i giorni nelle località sperdute d'Italia.
|
03-11-2010, 15:56 | #3 |
Senior Member
|
Nel parco nazionale d'abruzzo i lupi sono storicamente presenti ma molto elusivi e difficili da vedere,in compenso è relativamente semplice ascoltarli ed è facilissimo vedere altri animali,orso compreso.
Vedo che è suggerito anche il sentiero per vedere i camosci,io consiglio la val di rose che parte da civitella alfedena e raggiunge un punto di confine tra lazio ed abruzzo a circa duemila metri,lissu' i camosci sono molto confidenti e si lasciando fotografare anche da vicino.
__________________
www.lupifelix.it |
03-11-2010, 17:32 | #4 | |
VIP Member
|
Quote:
a proposito....avete presente quando Franzo diceva di veder un sacco di lupi nelle sue passeggiate? eh io ero un po scettico eh.. un appello:franzo ci manchi,ritorna!senza di ..TU,non ci si diverte piU appello n° 2,per quanto ot: è due settimane che l'antonella,-in un tempo molto lontano, aspirante demiurga lupologica-non mi risponde x email e dire che di solito riusci(v)amo anche a non litigare, by email ..any news di lei??
__________________
"la Sokuli i Capossella la Sirka" Last edited by davide.c; 03-11-2010 at 17:47. |
|
03-11-2010, 21:33 | #5 |
Junior Member
Join Date: Aug 2010
Location: Parma, Bolzano
Posts: 361
|
Yess -_o
Sono in diversi a conoscere la mia valle, alcuni per le esercitazioni della protezione civile di ricerca in superficie (non immagini la quantità di cittadini che si improvvisano fungaioli che si vanno a predere da noi) e qualcun'altro per la caccia. Anche mio cugino è un cacciatore. Si ritrovano tutte, ripeto TUTTE, le mattine al baretto sopra casa mia, si bevono il caffettino, guardano 2 cartine e poi partono. Che tristezza. E puntualmente commentano: tienilo vicino quel cagnetto che rischia... Addirittura stamattina sono passata col cane vicino ad una jeep con attaccato dietro un vano su ruote, tipo sidecar ma per macchina, non so come chiamarlo. Dorian tira verso questo cassone e mica vero che comincio a sentire 3 o 4 cagnetti abbaiare. Ci ho girato intorno per cercare una grata per vedere il musetto di questi cani da caccia e non ce n'era! Era una scatola chiusa, su ruote, con dentro almeno 3 cani! Mi chiedo cosa li trattenga dal mandare a quel paese i padroni e ad andare per la loro strada una volta che li sguinzagliano per i boschi... @pariduzz: come la vivono la presenza dei lupi i vostri allevatori? Sbranano davvero mandrie di pecore e caprioli come dicono da noi? |
|
|