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Off topic Su tutto e su niente - un modo di passare il tempo in buona compagnia... |
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08-02-2012, 12:00 | #441 |
e la zecca Misha
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corriere della sera online
Spende 50 mila $ per clonare il suo cane morto
L'iniziativa di una ex broker di Wall Street che non si rassegnava all'idea di perdere il suo amico scodinzolante Cinquantamila dollari, circa quarantamila euro, per riavere in casa il proprio amato cagnolino. Non si tratta del riscatto per un rapimento, bensì della spesa sostenuta dalla newyorkese Danielle Tarantola per clonare Trouble, il suo yorkshire morto tre anni fa ma rimasto nel suo cuore tanto da spingerla a contattare una società specializzata in Corea del Sud. LA DECISIONE - Danielle, una ex broker di Wall Street la cui storia è rimbalzata sulla stampa anglosassone, è venuta a conoscenza della possibilità di clonare Trouble quando il cagnolino era ancora in vita. «Ho pensato che sarebbe stato carino vedere lui e il suo sosia interagire. Poi ho lasciato perdere. Ma quando Trouble se n'è andato, ci ho ripensato e ho deciso di informarmi». Detto fatto: la donna ha contattato la compagnia specializzata in clonazione animale e ha inviato un campione di Dna raccolto dal veterinario di Trouble prima che morisse. PARTO VIA WEBCAM - Qualche tempo dopo ha ricevuto la comunicazione ufficiale che la fattrice selezionata per la gravidanza, nella quale era stato impiantato l'embrione creato dal Dna del cane, era rimasta incinta. Ha poi assistito al parto in diretta via webcam e dopo due mesi di allattamento ha ricevuto il suo nuovo cucciolo. Che ha chiamato, senza troppa fantasia, Double Trouble. (Fonte: Adnkronos) Le tre vite di Andrea, gatta che non vuol morire Sopravvissuta due volte alla camera a gas usata nello Utah per l'eutanasia dei randagi, ora vive felice in una famiglia Sopravvissuta a due condanne a morte in camera a gas, oggi ha trovato casa, padroni, cibo e vive serena la sua terza esistenza. È questa la storia di una gatta, di nome Andrea, una felina randagia che secondo le leggi dello Utah, in quanto abbandonata, non avrebbe diritto di vita. Per questo motivo dal mese di ottobre è stata condannata alla camera a gas – la pratica è legale in molti stati americani, ma anche in Giappone per esempio – a West Valley City, la cittadina dello Utah dove è stata ritrovata per strada. Ma Andrea ha dimostrato la proverbiale longevità dei gatti, ed è scampata alla morte per due volte di fila. LA STORIA – Nel mese di ottobre, racconta il Telegraph, una delle ronde del centro che dà asilo agli animali abbandonati della cittadina di West Valley City, contea di Salt Lake, Utah, Stati Uniti, aveva raccolto tra gli altri una piccola gatta randagia, dal pelo nero e lungo e due macchie sul collo e sulla pancia. Portata al rifugio, era stata chiamata Andrea: qui aveva passato 30 giorni, come la legge dello stato vuole, in attesa che qualcuno ne reclamasse la proprietà, o si offrisse di adottare l’animale. Ma nessuno era arrivato per Andrea. E dunque, come la prassi richiede, i dipendenti del rifugio avevano dovuto procedere alla soppressione dell’animale. DUE VOLTE IL GAS – L’eutanasia dei randagi nello Utah è praticata con la camera a gas. A cui difficilmente cani e gatti sopravvivono (anche se negli anni qualche caso si è registrato), grazie a una pratica di repressione condannata dalle associazioni animaliste, diffusa in molti stati, che in passato aveva fatto parlare molto, per via dell’alto numero di animali uccisi in Giappone. Andrea però è uscita indenne al primo tentativo. Così è stata sottoposta a una seconda somministrazione di gas, e questa volta, secondo gli impiegati che si sarebbero occupati dell’eutanasia, l’intervento era riuscito. Tanto che il cadavere di Andrea era stato messo in un sacchetto di plastica e riposto, come avviene in questi casi, in una cella frigorifera a 40 gradi sotto lo zero. Ma alla riapertura del frigo, dopo un tempo non precisato, la gatta era ancora viva. LA TERZA VITA – Iniziava dunque la terza vita di Andrea, sopravvissuta al gas e al gelo e finalmente degna di vivere in tranquillità. La sua storia ha intenerito la comunità locale, e dopo un paio di mesi trascorsi a casa di una signora del luogo (una volontaria animalista, Vanita Coombs, che dice di Andrea: «Ama la vita e tutte le persone con cui entra in contatto. È un gatto che desidera vivere»), ora Andrea è stata adottata da una famiglia di Syracuse, cittadina dello Utah a pochi chilometri da Salt Lake City. E la sua storia sta facendo rimettere in discussione l’uso del gas per sopprimere i randagi. Last edited by valentina; 08-02-2012 at 12:03. |
08-02-2012, 12:34 | #442 | |
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http://www3.lastampa.it/lazampa/articolo/lstp/437024/ Sopravvive due volte alla camera a gas, ora il gatto Andrea ha trovato casa Storia a lieto fine per il felino che ha superato due volte la condanna a morte new york Se è vero che i gatti hanno nove vite, Andrea ne ha almeno tre. Il gatto dello Utah, che era stato raccolto per strada a ottobre, è "resuscitato" due volte dalla camera a gas dove era stato condannato a morire in un rifugio comunale di West Valley City. Scaduti i 30 giorni in cui nessuno aveva fatto richiesta di adottarlo, gli amministratori avevano spedito il gatto nella camera a gas, assieme ad altri randagi, scrive il Times. Lui però è sopravvissuto. Così il rifugio ha tentato una seconda "eutanasia". Questa volta Andrea sembrava morto e la sua carcassa era stata messa in un sacchetto di plastica in un congelatore. Ad un controllo, tuttavia, gli amministratori hanno visto che il gatto aveva vomitato l'anima, che soffriva di ipotermia, ma che era ancora vivo. Il rifugio allora ha deciso di interrompere i tentativi di sopprimerlo: "Era una di quelle situazioni in cui si capisce che il gatto voleva continuare a vivere - ha spiegato Aaron Crim, del comune di West Valley City - pertanto gli è stata data l'opportunità di trovare una casa". A inizio dicembre Andrea è stato adottato da Janita Coombs, una volontaria di un'associazione animalista. Intanto le autorità hanno aperto un'indagine per capire come Andrea sia riuscito a sopravvivere per ben due volte, mentre l'amministrazione comunale ha deciso di rivedere la pratica della soppressione nella camera a gas, a favore di una meno dolorosa e meno costosa iniezione letale di Pentobarbital.
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http://fotografandolavitablog.blogsp...ai-potuto.html Il grande silenzio dei cani ci consola delle futili parole degli uomini. Chaumont Silence is the most perfect expression of scorn. G.B.Shaw Last edited by Darkness; 08-02-2012 at 12:37. |
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10-02-2012, 12:31 | #443 |
e la zecca Misha
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10-02-2012, 12:34 | #444 |
e la zecca Misha
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10-02-2012, 14:08 | #445 |
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Antonella&Miki "Andai nei boschi,perchè volevo vivere con saggezza e profondità ,succhiare il midollo della vita e non scoprire in punto di morte,che non avevo vissuto" |
10-02-2012, 15:08 | #446 | |
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ps. Uomo aggredito, ha scambiato cani per lupi E' stata una coppia di cani randagi affamati, di grossa taglia, scambiati dall'uomo inizialmente per lupi, ad aggredire un residente di Maiano di Sant'Agata, in Alta Valmarecchia, uscito di casa per sistemare un capanno.
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Silvano. Chuck , Shara , kira e moon “Il semplice fatto che il mio cane mi ami più di quanto io ami lui è una realtà innegabile, che mi colma sempre di una certa vergogna.” Konrad Lorenz |
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10-02-2012, 17:39 | #447 |
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il problema è che anche al tg2 hanno parlato di lupi
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10-02-2012, 17:45 | #448 |
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la versione della prima notizia era LUPI...
Ora cani randagi . Prima una donna ha trovato un lupo nella legnaia, stremano da fame e sete, ha chiamato la guardia forestale e l'han postato via
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Silvano. Chuck , Shara , kira e moon “Il semplice fatto che il mio cane mi ami più di quanto io ami lui è una realtà innegabile, che mi colma sempre di una certa vergogna.” Konrad Lorenz Last edited by ciao69; 10-02-2012 at 18:59. |
10-02-2012, 19:59 | #449 |
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Intanto diciamo che l’ho definita “pizzicata” perché è esattamente di questo che si è trattato: non è un attacco, non è un morso a bocca piena, è (nella mente del cane) una pinzatina data con gli incisivi, giusto per dire “smettila di rompere”. Lo stesso identico messaggio che il cane lancia – inascoltato – praticamente per tutto il video.
Purtroppo prendersi una pizzicata in faccia da un Dogo – o da qualsiasi cane di taglia equivalente – non è propriamente uno scherzo: la conduttrice è stata operata d’urgenza perché il cane le ha strappato un labbro. Ovviamente dev’essere chiaro a tutti che il cane non aveva la minima intenzione di fare un danno simile: lui ha solo fatto un gesto equivalente a quello di una persona che, infastidita, dà una spintarella all’amico dicendogli “E piantala un po’!”. Solo che lui è un cane: e come tale, invece delle mani usa la bocca… senza sapere che la pelle umana si rompe con allarmante facilità (e non certo per colpa dei cani). Detto questo, in giro si cominciano a leggere commenti inquietanti all’accaduto, tipo: “E’ un bastardo infido! Fa tutto il carino, non solo si lascia accarezzare ma la lecca pure…e poi ZAC, morde!” Ma non è affatto questo che si vede nel video! Il cane non lecca la conduttrice: si lecca il naso, ovvero utilizza un segnale calmante che può significare “per favore non farmi del male, sono innocuo, lasciami in pace”, ma anche “mi stai stressando”. Appena può, il cane volta anche la testa dall’altra parte (altro segnale calmante): e se i due tizi che lo tengono al guinzaglio cortissimo (che stimola le reazioni sia aggressive che difensive, tra parentesi) l’avessero lasciato libero di muoversi, probabilmente si sarebbe infilato sotto le sedie per sfuggire alle pressanti attenzioni della Dyer. Che, poveraccia, NON era tenuta a saperne di cani. Ma se non ne sai di cani, magari evita di pastrugnare per un’ora la faccia di un soggetto di grossa taglia che non conosci e che non ti conosce (e che era pure reduce da un’esperienza traumatica: si trovava in studio dopo essere stato salvato perché era caduto in un lago ghiacciato. I due signori in studio sono il proprietario del cane e il vigile del fuoco che l’ha salvato dal ghiaccio). Un minimo di prudenza, in questi casi, sarebbe stata quantomeno utile: e se la conduttrice non ci arrivava da sola, almeno i due uomini potevano chiederle di smetterla di ravanare la faccia del cane. Non avevano idea della reazione che stava arrivando? Strano, perché TUTTI i cinofili che hanno visto il video si aspettavano la pinzata ancor prima di quando effettivamente arrivi. In realtà il cane ha sopportato fin troppo: è scattato solo quando – nella sua testa – si è sentito aggredito… perché la donna voleva baciarlo, ma noi dobbiamo ricordare che i cani NON SI BACIANO tra loro! Se un cane porta il muso verso il muso dell’altro, frontalmente, è perché sta per morderlo. E il dogo l’ha interpretata decisamente così. . Quello che si legge nei messaggi corporei del cane, tradotto dal canese all’italiano, suona più o meno così: “Tu mi pastrugni il muso e io non capisco perchè. Mi tocchi anche sulla schiena e non so che intenzioni hai. Io mi faccio gli affari miei, tu potresti evitare di continuare a darmi addosso? (Leccate di naso). Dai, te lo chiedo per favore, piantala (voltare la testa). Sì, ho capito che vuoi dominarmi, d’accordo, ho accettato, mi sono lasciato fare di tutto, ora però non esagerare perché mi sto scocciando sul serio… AHO’, che fai? MI attacchi? E no! Stattene al posto tuo, così è troppo! (pinzata)”. Che la conduttrice non abbia letto nulla di tutto questo, purtroppo, è abbastanza normale: fa la conduttrice, non la cinofila. Evidentemente ama i cani (o forse “amava…”), tanto che le è venuta la bella idea di dargli un bel bacione… però forse nessuno le aveva mai spiegato che quelle che per lei erano coccole, per lui erano vere e proprie “aggressioni”, o quantomeno palesi infrazioni al galateo canino. Purtroppo, forse, neppure il proprietario del Dogo sapeva un accidenti di cani. O sapeva, ma non ha avuto il coraggio di parlare, perchè si è lasciato intimorire dalla situazione televisiva…con questo bel risultato. Sta di fatto che adesso, come al solito, sarà il cane ad essere considerato uno schizzato e un killer, e forse a fare una brutta fine (è già sotto sequestro e le previsioni sono pessime): mentre, per l’ennesima volta, gli errori sono stati esclusivamente umani. http://www.tipresentoilcane.com/2012...ti/?cbg_tz=-60
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14-02-2012, 21:08 | #450 |
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Ucraina, arrivano gli europei di calcio
Ed è strage di randagi per “ripulire” le strade Secondo la Peta dal 2010 sono stati trucidati almeno 20 mila animali anche attraverso l'utilizzo di piccoli forni crematori ambulanti. L'Uefa aveva promesso 4 milioni di euro per sterilizzare i cani, soldi mai arrivati Continua la strage di cani e gatti randagi in Ucraina per “liberare” il Paese in vista degli Europei di calcio 2012. Ormai da mesi i randagi vengono uccisi sommariamente con veleni, bastoni e perfino fucilate, tant’è che a Kiev di cani ne sono rimasti davvero pochi. Le manifestazioni e le urla di dolore delle associazioni animaliste ucraine ed europee hanno attirato sul Paese l’attenzione della comunità internazionale, di tutti coloro non riescono a giustificare una simile strage solo per permettere qualche partita di pallone. Il problema randagismo in Ucraina esiste da sempre e con esso le ingiustificate violenze a cani e gatti che vivono per la strada. Ma da quando il Paese è stato designato insieme alla Polonia come ospite dei campionati di calcio Euro 2012 che si giocheranno l’estate prossima, violenze e uccisioni hanno subito un’escalation impressionante. Su Internet impazzano le immagini e i video di cani presi a bastonate, uccisi a fucilate o agonizzanti per terra dopo essere stati avvelenati. Le associazioni parlano di almeno 10 mila vittime negli ultimi mesi, ma tenere un conto preciso di quanti animali siano caduti in Ucraina è molto difficile. C’è chi parla di un vero e proprio “olocausto”, un paragone neanche tanto azzardato visto che, come riferiscono le associazioni, nella cittadina di Lysychansk, all’estremo Est del paese, si erano perfino inventati un “forno crematorio mobile” (qui le immagini sconvolgenti), dove le carcasse dei cani morti o agonizzanti venivano bruciate a decine. E poi le fosse comuni, dove, secondo i volontari di associazioni come “Sirius”, i cani vengono gettati e ricoperti con il cemento. C’è da inorridire, ma non da stupirsi dal momento che fino allo scorso novembre in Ucraina uccidere i randagi era legalissimo. Anzi. Le amministrazioni locali erano in prima fila nel “ripulire” in questo modo le strade delle proprie città, specie quelle in cui si giocheranno le fasi finali degli europei. “Dal 2010, con l’ufficializzazione dell’Ucraina a Paese ospitante di Euro 2012, le uccisioni di cani non si contano più”, racconta a ilfatto.it Andrea Cisternino, fotoreporter italiano e delegato dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) che vive a Kiev. “All’inizio le uccisioni erano organizzate dalle amministrazioni locali, poi si è cercato di spingere gli stessi cittadini a uccidere con una massiccia campagna mediatica che ha alimentato la paura della pericolosità dei cani e delle malattie di cui venivano accusati essere portatori”. Cisternino riferisce che era stato addirittura creato un sito Internet dal dominio “l’ammazzacani” – vreditelyam.net – con consigli pratici per uccidere i randagi tramite veleni o trappole fai da te. Oggi il sito è stato chiuso dopo le proteste delle associazioni impegnate da mesi a manifestare contro la mattanza nel Paese. Come mai non vengono usati altri mezzi, come la sterilizzazione, per risolvere il problema del randagismo? “I fondi statali stanziati per sterilizzare i cani vengono rubati – spiega Cisternino – Il 13 novembre scorso l’Uefa e il ministro dell’Ambiente ucraino hanno promesso che le uccisioni sarebbero finite. Anzi, l’Uefa dice di aver donato soldi per sterilizzare i cani e costruire canili in tutto il Paese. Ma nei giorni successivi non è cambiato niente e i volontari che lavorano sul campo non hanno ricevuto nemmeno un euro”. Intanto l’indignazione animalista monta in tutta Europa, tanto da spingere, il 24 gennaio le autorità nazionali a firmare un accordo che avrebbe dovuto istituire una commissione per risolvere il problema. L’annuncio parlava di 30 milioni di Grivna (1 Euro = 6.37 Grivna, ndr) – riferisce Cisternino – ma durante una manifestazione di fronte al Parlamento, il ministro dell’Ambiente ci ha detto di essere ancora alla ricerca dei soldi per sterilizzare i randagi”. Insomma, dove sono finiti i fondi stanziati dall’Uefa? Mistero. Sta di fatto che la protesta nel Paese, e fuori, continua. Tanto da spingere gli animalisti di tutta Europa a lanciare la campagna “Boycott Euro 2012” (qui per aderire su Twitter, qui su Facebook) perché in molti cominciano a puntare il dito proprio contro il pallone e l’Uefa, accusata di prendere sotto gamba il problema. “In uno sforzo apparente di mostrare al mondo un’immagine affascinante del Paese, migliaia di animali sono stati massacrati per ordine delle autorità ucraine”, attacca Mimi Bekhechi dell’associazione People for the Ethical Treatment of Animals (Peta). “Stimiamo che circa 15-20mila cani randagi siano stati trucidati solo a Kiev in un anno”, aggiunge Louisa Schlepper, attivista di Peta Germania. E le associazioni? Fanno quello che possono. “I volontari non hanno mezzi”, ci racconta Cisternino, e nonostante le parole dell’Uefa e del ministro all’Ambiente ucraino, nessuno aiuta i randagi”. Per fotografare l’assurdità del massacro ucraino, Cisternino ha fatto un libro, un foto reportage durato due anni e fatto di ben 180 fotografie in bianco e nero, scattate per le strade di Kiev. Si chiama “Randagi, Storie di Uomini e Animali”. “Ho cercato di mettere a confronto i randagi umani e i randagi animali per far vedere che non ci sono differenze nel momento del bisogno”. Nel frattempo si sta mobilitando anche la comunità internazionale, e con essa la politica. L’ambasciatore italiano in persona incontrerà Cisternino per fare il punto della situazione, e addirittura una principessa tedesca, Maja von Hohenzollern, ha fatto un’importante donazione che ha permesso l’invio in Ucraina di un team di veterinari con il compito di provvedere alle sterilizzazioni dei randagi. Ma le uccisioni di cani continuano. E l’8 giugno, giorno del calcio d’inizio di Euro 2012, è sempre più vicino.
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15-02-2012, 09:37 | #451 |
e la zecca Misha
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dovrebbero essere i "grandi" a dare un forte segnale, ma come sempre non sarà così. si parla di calcio? sarebbe da boicottare quello, niente più calcio....pura utopia!
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16-02-2012, 12:56 | #453 |
e la zecca Misha
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adige on line
La denuncia: «Gatti morti con il corpo mozzato»
VALLARSA - Vita dura per i gatti nella frazione di Dosso: non solo sparirebbero senza lasciare traccia, ma spesso rimarrebbero vittima dei bocconi avvelenati, oppure rischiano di incappare nei lacci per catturare animali, e fanno poi una fine orribile. La denuncia, corredata di fotografie raccapriccianti che mostrano animali con il corpo mozzato, arriva da un abitante del paese, stanco di assistere all'agonia delle bestiole. «Vi scrivo - spiega il difensore degli animali - per segnalarvi il massacro di gatti che da tempo avviene nella frazione Dosso nel comune di Vallarsa, negli anni sono state decine i felini che sono misteriosamente spariti o trovati morti avvelenati. A gennaio 2010 è stata sporta denuncia contro ignoti al comando dei carabinieri della zona per l'avvelenamento di alcuni gatti senza che questo portasse ad alcun risultato». http://www.ladige.it/articoli/2012/0...-corpo-mozzato |
16-02-2012, 13:24 | #454 |
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Lupo morto trovato sul ciglio della strada nel Foggiano
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Antonella&Miki "Andai nei boschi,perchè volevo vivere con saggezza e profondità ,succhiare il midollo della vita e non scoprire in punto di morte,che non avevo vissuto" |
16-02-2012, 16:22 | #455 |
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Martedì 7 febbraio, la principessa tedesca Maja Von Hohenzollern, ambasciatrice di un’associazione animalista che ha sovvenzionato la spedizione di un team di medici veterinari per la sterilizzazione dei randagi, ha organizzato una messa luterana per ricordare solennemente le centinaia di randagi uccisi. In quell’occasione, il delegato OIPA Andrea Cisternino ha incontrato e parlato con la principessa che ha offerto il suo aiuto e sostegno iniziando così una cooperazione in favore dei randagi. Il grande freddo che ha colpito il paese ha messo a dura prova la naturale sopravvivenza dei cani randag Nonostante una tregua apparente dovuta al grande freddo che ha colpito il paese, lo sterminio non si è arrestato; ieri è stato avvelenato un gruppo di randagi che stazionavano all’interno di un cantiere a Kiev, mentre a Brovary, teatro della recente strage di cani a colpi di arma da fuoco, un altro randagio è stato trovato ucciso da una fucilata. Il macabro ritrovamento è avvenuto all’indomani dell’incontro ufficiale tra Andrea Cisternino e l’amministratore locale di Brovary, fissato proprio per denunciare la carneficina di cani, ma l’amministratore, dichiaratosi estraneo ai fatti, ha affermato che probabilmente la strage è stata compiuta da cacciatori ubriachi che hanno scambiato i cani per prede. Verrà comunque presentata denuncia scritta e documentata da immagini anche per smentire questa assurda ipotesi. Per interrompere la strage che negli ultimi mesi ha causato la morte di migliaia di randagi, le strade intraprese sono molteplici. A livello europeo, grazie all’appoggio dell’europarlamentare Andrea Zanoni , che ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea, a livello italiano, grazie all’appoggio dell’ambasciatore italiano a Kiev, Fabrizio Romano, che ha incontrato Andrea Cisternino e ha confermato l’interrogazione parlamentare depositata in Italia e una lettera ufficiale indirizzata al governo ucraino, ma anche e soprattutto a livello locale. E’ nelle strade che i cani muoiono e vengono pianti dai volontari che li accudivano, ed è lì che il nostro delegato porta aiuti concreti attraverso cibo e sostegno economico per curare i randagi miracolosamente scampati alle uccisioni di massa. Ieri si è tenuta anche l’udienza preliminare nel procedimento penale al diciannovenne Alexey Vedula, il dog hunter accusato della tortura e dell’uccisione di oltre 100 cani, per il quale sono stati chiesti cinque anni di carcere. L’accusato, a piede libero ma con divieto di lasciare il paese, è stato aggredito da un gruppo di animalisti all’interno del Tribunale stesso. Il processo, che sarà seguito dagli attivisti locali e dal nostro delegato, è stato fissato per il 22 febbraio. Elisa Norelli OIPA -International Campaigns Director
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16-02-2012, 16:33 | #456 |
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tg2 storie sulla strage dei randagi in ucraina
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20-02-2012, 23:03 | #457 |
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21-02-2012, 09:22 | #458 | |
Ho 2 clc, uno deficiente
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O Lupo affido la mia strada, perché tu possa guidarmi lungo i sentieri della nostra impervia Foresta. |
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21-02-2012, 15:05 | #460 |
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poveri gatti
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