artù scrive:
"Però se parliamo di un cane che ringhia al padrone, non discutiamo più di addestramento in senso stretto, ma di problemi comportamentali..."
beh io personalmente ho dei dubbi che il cane che ringhi al padrone sia già"problema comportamentale" anche eprchè in giro ci son un buon numero di amschi di grossa taglia adulti di razze magari ancora poco lavorate ,che se vai a sentire il propietario,in pvt,RINGHIANO DI DEFAULT,in certe situzioni(ciotola,divano,familaire molto bassino" in gerarchia..)
quindi proprio problemi non sono,sono proprio nel dna di certe razze e gli allevatori lo sanno
anzi alcuni si spingono a dire che un maschio di clc,un dobermann da linee da lavoro,un buon numero (grande ..) di rott e di maremmani ancora verso i 4 anni si"diverte " a sfidare i famigliari(o parte di essi) e che SE NON LO FACESSE probabilmente NON sarebbe un esemplare in standard
il cane ,ad esempioche intercetta un intruso in giardino senza sprono alcuno(magari solo dandogli una caninata,non scene da grand guignol) di solito,non è quello che si fa portare via la ciotola senza problemi dalla vecchia zia
...e molte delle razze sopracitate sono state create anche per far cose del genere,magari anche senza addestramento specifico
è la solita vecchia storia:se da una parte"guadagni"(buoni guardiani e difensori) ,dall'altra hai dei "contro" e "perdi"(sfide al propietario,e così via)
perchè il cane vero difensore e guardiano(o appartenente a razze "ex" tali) ma che NON sfida il propietario ,NON esiste
infatti roba come il boxer,che davvero non sfida ,non lo prende infatti sul serio,per contro,nessuno,come cane da guardia e difesa,da 20 e passa anni....ormai è un cane da famiglia o giù di li
quindi catalogare già dal primo ringhietto e vedere il "problema caratteriale " mi sembra un po eccessivo
che poi oggi si faccia fatica a parlarne,con le leggi vigenti,ecco,quella è un altra questione