ciao a tutti e buon anno!
giusto qualche riga per ricordare che la displasia è per definizione (non mia ci mancherebbe) poligenica multifattoriale.
Il che significa che dipende da più geni tra loro combinati e non si sa come altrimenti sarebbe già stata debellata al pari ad esempio di un mantello non voluto.
Essendo poligenica ovviamente significa che la base è genetica ma il termine multifattoriale sta ad indicare che oltre all'aspetto genetico riveste ruolo importante quello ambientale.
Per esempio il sovrappeso, il movimento eccessivo ed errato o ancora un pavimento troppo liscio su cui il cane fatica a stare in equilibrio o troppe scale rieptute di continuo o ancora far saltare ostacoli costantemente al giovane cane, sono tutti fattori che influenzano lo stato delle articolazioni.
Il che significa che se un soggetto ha già una predisposizione genetica, l'ambiente rischia di farla sviluppare parecchio.
Un esempio mi venne tra gli altri, pochi mesi fa da un labrador, piuttosto grosso che veniva in addestramento da me. All'età di sei mesi nelle preventive non aveva assolutamente niente (lastre eseguite da uno dei migliori vet di brescia). Gli fu raccomandato di farlo dimagrire, anche perchè viveva in casa su un pavimento di marmo dove spesso scivolava e di fare attenzione anche con gli esercizi fisici (questi ultimi non furono eccessivi visto che non faceva lunghe passeggiate tutti i giorni).
A un anno lo stesso vet rifece le lastre e risultò C.
Se già in partenza fosse stato un C chiaramente ne sarebbe venuto un disastro.
Ci sono poi molti soggetti assolutamente asintomatici che vivono a lungo in modo assolutamente soddisfacente. Spesso il cane sviluppa una muscolatura che sostiene lo scheletro in modo da consentire l'evitamento dei movimenti o delle posture più dolorose.
Insomma ci sono diverse casistiche.
Vorrei anche sottolineare qualche altro punto.
- Per quanto sia un argomento da tenere in grande considerazione, non va estremizzato. I casi di displasia in questa razza continuano a restare davvero pochi rispetto al numero di cani esenti o con valori assolutamente accettabili (i B ma anche i C che però in genere da noi non vengono usati in riproduzione).
- Il problema della razza resta il carattere e non gli aspetti di salute che in generale è ottima (niente ocd niente oculopatie tanto per fare due esempi)
- la consanguineità è molto più elevata in natura in un qualunque branco di lupi che in questa razza
- Non sono del tutto convinto che la presenza di tanti appassionati che fanno cucciolate (magari una o due nella vita) sia del tutto positivo. Niente da eccepire sulla buona fede per carità, ma se ci si pensa, quegli accoppiamenti non sono altro che frutto di scelte di allevamento altrui.
(mi spiego se il privato xy fa un accoppiamento da cui nascono bei cani sani, il risultato è attribuibile più alla selezione a monte che non a quell'accoppiamento in particolare).
Inoltre magari il livello di conoscenza e sensibilità può essere superiore alla media tra chi frequenta i forum, ma le persone alla fine non sono tantissime. La maggior parte non sa assolutamente e non gli importa niente di internet ecc. Oppure si avvicina al momento dell'acquisto e poi basta.
La massa dunque (in tutte le razze ovviamente) decide di fare accoppiare il proprio cane e stop.
- E' una barzelletta che agli allevatori non importa niente della displasia (o di altre patologie là dove ci sono). Con tale affermazione si fa di tutta l'erba un fascio e tra l'altro se fosse solo per una questione economica, nel giro di poco tempo davvero si avrebbero in quell'allevamento solo cani sfasciati e quindi niente più entrate per l'allevatore incapace o incosciente o palancaio o quel che volete. Dunque in generale per valutare un allevamento ci vogliono anni, mica pochi anche.
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