Argomento sempre interesante anche se letto, sritto e discusso innumerevoli volte senza mai arrivare ad un punto comune. Cmq ne vale sempra la pena apportare ogniuno il proprio contributo.
-Un buon cane da lavoro deve averere diverse "attitudini". Questi si possono riscontrare anche nei primi mesi di vita. In modo semplicistico si afferma che buon cane= buone attitudini .e non buon cane = brevetto.
-Al brevetto ci arrivano la maggior parte cani "costruiti" , cioè indotti all'esercizio ripetuto per condizionamento o per costrizione.... . (discorso troppo complesso da spiegare con uno scritto quindi non ci provo nemmeno).
La parola addestramento , di conseguenza l'addestramento di qualsiasi cosa (uomo o animale) non sono altro che la ripetizione e
l' allenamento ad una disciplina ...quindi uno può arrivare ad addestrarsi o ad addestare senza avere particolari doti ma lavorando faticosamente. Ma questo non vuol dire che nel mio dna ci sono elementi significativi rispetto ad un altro. Certo se ci sono qualità trasmissibili "attestate" sempre meglio.
- Il riferimento del brevetto senza conoscere l'indole del cane in questione non serve quasi a nulla.
- Un cane che possiede un brevetto deve essere sempre preso in considerazione sopratutto in questi ultimi tempi dove il carattere non conta più nulla in questo allevamento moderno. Ma non e l'unico elemento che responsabilizza le scelte dell'allevatore serio.
Questi punti si applicano in un contesto generale di tutte le razze anche da lavoro. I riferimenti che faccio non sono rivolti a sky quindi non vi scaldate.
-Per il clc non parlerei nemmeno di creare linee da lavoro per la loro indole ...altrimenti dovremmo fare come facevano le squadre di confine per l'utilizzo di questi cani.
... A proposito sapete cosa facevano con questi cani?
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