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Originally Posted by FraWolf
quello che si studia dovrebbe andare a braccetto con la praticita della vita normale..per migliorarla ...
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ehm...magari NON tutto,ma piu di adesso si...
se tutto fosse finalizzato al"produci,consuma,crepa" come cantavano i CSI/CCCP la vita (e anche l università)sarebbe una gran palla..
in molti fidati abbiamo un bel ricordo dei primi 3-4 anni di unversità..


..certe emozioni non si scordano mai...

(i primi esami/le prime feste unviersitarie /il vivere da soli/"le prime studentesse del sud fuorisede"(eheh non aggiungo altro,hot girls)i primi dibattiti seri,e gli erasmus..gente da altri paesi validi-bologna è piena di studenti americani milioni di volte piu intelligenti del cittadino USA medio.etc etc e solo parlandoci direttamente,ci si accorge di certe cose..altrimenti si aveva un idea di soli stereotipi..linglese che ho imparato e migliroato da loro ortandoli in giro per bologna e firenze vale piu di 300 corsi d aggiornamento modello aziendale)
se l' università fosse una cosa dove si impara a fare..il falegname..mamma mia..emigro in lituania..
poi ovvio che di falegnami c è bisogno..e che all università c è gente in posti chiave che dovrebbe far altro..ma quello succede in tutti i campi
poi un difetto tipico delluniversità è quello degli studi settoriali,dei corsi molto specifici-i corsi piu "multidisciplinari" saran meno sofisticati ma almeno dan un idea piu articolata dell esistenza
quando sento che cè gente che si laurea con tesi su"la figura retorica dell "idioletto" nell opera giovanile di grotowski " ehehe mi viene voglia di mandarli a..